Una bella scelta quella di “Segno” (AVE) di febbraio: intervistare il disegnatore Roberto Battestini, autore della fortunata collana “Salmetti a fumetti”. Dice Battestini: “Come le è venuta l’idea di associare questo ai salmi? Nel 2004. Il mio lavoro, dal 1994 in poi, si è scontrato
sempre più decisamente con il percorso di fede che stavo facendo nel Cammino neocatecumenale. Disegnavo per riviste in cui si professavano cose talvolta nettamente antitetiche alla parola di Dio. Ero convinto che il percorso artistico di una persona dovesse essere libero da condizionamenti religiosi, che l’artista in quanto tale potesse trattare tutti gli argomenti, rimanendo super partes, in una sorta di
torre d’avorio. Ma, giorno dopo giorno, scivolavo nel relativismo, e il mio cuore, già provato da una storia familiare abbastanza pesante, era sempre più appesantito dal progressivo allontanamento da Dio, che
avevo incontrato nel cammino e che stavo tradendo nella pratica”.

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