Su “Catechisti parrocchiali” (Paoline) di febbraio c’è un interessante articolo (che potete leggere nel link) sul concetto di “atleta di Cristo” legato a San Paolo: “Paolo paragona il cammino di sequela Christi a uno sport e il cristiano a un atleta. Come ogni tipo di sport, anche l’esistenza cristiana ha una meta da raggiungere. Per perseverare nella fede, avanzare nel cammino di discepolato e giungere alla piena maturazione della propria vocazione, Paolo non vede altra via che quella dell’esercizio.
Un atleta, infatti, non sarebbe stimato tale senza un allenamento costante, senza prendere ogni giorno il tempo necessario per aumentare la propria resistenza fisica. Chi vuole vincere nelle gare deve mettere il suo corpo a dura prova affinché esso possa dare il meglio di sé, della sua forza, della sua resistenza”.

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