Il numero di marzo di “Pensare i/n libri” porta una intervista alla scrittrice e attrice Monica Cardarelli, che fa il punto della situazione su “religione e cultura”. Eccone uno stalcio: “È vero, non è molto lo spazio dedicato all’editoria religiosa e a tutte quelle espressioni artistiche come dicevamo prima, quali il teatro o il cinema che trattano, a volte, temi religiosi. Ho l’impressione che il pensiero comune sia quello di relegare le varie espressioni religiose alla sfera personale o piuttosto ad ambienti religiosi; riviste specializzate, librerie specializzate, ecc…e non si ritiene, o non si vuole ritenere, che la letteratura a carattere religioso possa trovare altro spazio. Inoltre, penso che il più delle volte, talune proposte siano considerate di livello qualitativamente inferiore”. Ma la preoccupazione più grande in questo stato di cose è che si pensi che il «religioso» di qualunque espressione sia, non faccia parte della vita, e che l’opinione pubblica non ne debba essere influenzata”.

• “Religione e cultura: quali prospettive?” risponde Monica Cardarelli