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Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

I suggerimenti della redazione di Rebeccalibri

tante piccole sedie rosseTante piccole sedie rosse, Edna O’Brien, Einaudi 2017, 18.00 €, pp. 298, trad. it. Giovanna Granato

http://www.einaudi.it/libri/libro/edna-o-brien/tante-piccole-sedie-rosse/978880623318

Edna O’Brien non è più l’autrice che scandalizzava negli anni sessanta la bigotta Irlanda con la Trilogia delle ragazze di campagna con la sua denuncia degli abusi di ogni tipo, ma ha mantenuto intatto l’occhio vigile sulle violenze non solo fisiche. Oggi, in questa favola realistica, pur nell’invenzione narrativa, si radica nella realtà storica concreta e con una scrittura essenziale conduce il lettore a investigare ogni minimo dettaglio della psiche dei suoi personaggi.

Una notte d’inverno un misterioso straniero raggiunge a piedi un villaggio sulla costa irlandese. Dice di essere un poeta e un guaritore, di avere erbe e pozioni per lenire i dolori e curare i problemi sessuali. Ha una personalità magnetica, tanto che la piccola comunità di Cloonoila ne è presto conquistata e Fidelma McBride più di tutti. Lei, donna sposata a un uomo codardo, è ignara di chi sia quest’uomo misterioso e affascinante e la sua vita ne sarà ferita profondamente. Infatti il personaggio del doctor Vlad allude al criminale di guerra Radovan Karadzic, ex presidente della Repubblica serba di Bosnia e Erzegovina, che dopo anni di latitanza verrà condannato 2016 a 40 anni di reclusione in primo grado dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia

Allora rabbia, amore e odio, desiderio di maternità e di riscatto, impotenza e sudditanza si mescolano in una sorta di autopsia dell’amore, dove ogni passione porta con sé anche la tragedia.

 

famiglia wangLa famiglia Wang contro il resto del mondo, Jade Chang, Ponte alle Grazie 2017, 18.00 €, pp. 448, trad. it. Francesca Aceto e Sara Sedehi

Charles Wang è emigrato da Taiwan in America tanti anni fa, e si è costruito un impero nell’industria dei cosmetici. Ma ora ha perso tutto: ha rischiato investimenti azzardati, senza sapere che si stava avvicinando una delle più grandi crisi economiche della storia, quella del 2008. Ha perso fabbriche, negozi, case, macchine. Ma Charles Wang ha un piano. Tornerà in Cina, dove non è mai stato, e recupererà le terre della sua famiglia, confiscate al tempo della rivoluzione. Prima, deve solo attraversare gli Stati Uniti per radunare i suoi americanissimi figli, raccogliere lungo la strada i due minori, una studentessa di liceo appassionata di moda e uno studente universitario che sogna di diventare un attore comico, e arrivare a New York dalla figlia maggiore, artista di successo in crisi sia lavorativa sia sentimentale.

L’esordio di Jade Chang è un romanzo on the road, al tempo stesso una saga familiare e un viaggio alla ricerca delle radici. Non solo della famiglia Wang, ma anche dell’America che i Wang hanno conquistato e contribuito a costruire e che deve a sua volta riscoprire la propria identità nel subbuglio seguito alla crisi economica. Divertente, dissacrante e allo stesso tempo capace di commuovere, questo libro è un ventata di freschissima aria cinese nell’epica americana.

http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=9464&titolo=La+famiglia+Wang+contro+il+resto+del+mondo

 

dove aria è più dolceDove l’aria è più dolce, Tasneem Jamal, Berti 2017, 18.00 €, pp. 349, trad. it. Francesca Cosi e Alessandra Repossi

http://www.nuovaeditriceberti.it/#portfolio

“Mumtaz accenna un passo e apre la bocca per chiamare i bambini. Prima che possa emettere un suono, però, i soldati si spostano rivelando il presidente Idi Amin Dada in persona, scalzo. Mumtaz si accorge di aver smesso di respirare. Guarda la piscina e inspira, espira. Karim è uscito dall’acqua e sta andando verso di lei. Shama è ancora dentro, in piedi, le braccia tenute a galla dai braccioli, ed è rivolta verso il bordo più lontano. Mumtaz segue il suo sguardo e vede un bambino in piedi accanto al presidente. Indossa una tenuta da combattimento verde, un cappello calzato sulla testa e scarpe nere ai piedi, anche se il calore del mezzogiorno è soffocante, anche se si trova sul bordo di una piscina. Sembra della stessa corporatura di Shama, della sua stessa età: cinque anni. È un soldato in miniatura.”

Nel 1972 il dittatore Idi Amin espelle più di ottantamila cittadini indiani dall’Uganda: intere generazioni si ritrovano senza più nulla, e con appena novanta giorni di tempo per fuggire, in un vortice surreale di caos e violenza. Ambientato in Uganda tra il 1921 e il 1975, questo romanzo d’esordio racconta la storia di Raju, arrivato dall’India per cercare fortuna, e della sua famiglia, in una società postcoloniale sempre più stratificata e complessa. Amori, sacrifici e successi s’intrecciano fino alla frattura dell’esilio, quando tutto va in pezzi e bisogna ricominciare da capo. Eppure, agli occhi della piccola Shama, “casa” rimane un concetto astratto: può esistere ovunque ci sia la famiglia, al di là dei cambiamenti, delle privazioni; a volte cresce, a volte rimpicciolisce, e quando viene distrutta, basta ricostruirla “dove l’aria è più dolce”.

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