Rebecca libri

Gli editori indipendenti hanno dato vita a una nuova associazione: ADEI

È stata presentata ufficialmente al Salone del Libro di Torino

ADEI, a cui hanno già aderito 250 editori, è costituita dall’unione di numerose sigle editoriali indipendenti e dalla fusione delle tre principali associazioni fino a oggi riferimento per la piccola e media editoria di progetto in Italia: ODEI – Osservatorio degli Editori Indipendenti, FIDARE – Federazione degli Editori Indipendenti e Amici del Salone Internazionale del Libro di Torino. L’associazione è presieduta da Sandra Ozzola (E/O) e nel consiglio direttivo siedono Gaspare Bona (instar libri e Blu edizioni), Marco Cassini (SUR), Simonetta Castia (Mediando e Associazione editori sardi), Isabella Ferretti (66thand2nd), Gino Iacobelli (Iacobelli editore), Anita Molino (Il Leone Verde), Andrea Palombi (Nutrimenti) e Marco Zapparoli (Marcos y Marcos).

L’associazione si propone di “rappresentare, sostenere e difendere sia gli editori indipendenti sia l’idea di cultura plurale e libera di cui sono i principali portatori”. Nel comunicato ufficiale si legge:

Nei più importanti paesi europei e a livello internazionale, è comune la coesistenza di associazioni che accolgono anche grandi editori e associazioni di editori indipendenti. Tali associazioni danno riconoscimento alla specificità dell’editoria indipendente e perseguono obiettivi di tutela e promozione legati a questo particolare segmento del mercato editoriale, in cui i soggetti non fanno parte di grandi gruppi a filiera integrata. In tali paesi, la coesistenza di diverse realtà associative risponde alla ricchezza del panorama editoriale e si svolge all’insegna del rispetto reciproco e della collaborazione su progetti e iniziative comuni. Anche in Italia oggi il mercato editoriale è contrassegnato da una grande varietà e dalla vivacità della scena indipendente, che merita una rappresentanza ad hoc.

Lo statuto prevede che il voto di ogni editore, a prescindere dalla dimensione e/o dal fatturato, ha egual peso e valore.Tra gli obiettivi della nuova realtà, “la revisione della Legge Levi e, più in generale la necessità di un intervento programmatico di matrice legislativa per il settore editoriale; i nodi che affliggono la filiera editoriale; la realizzazione di interventi di promozione della lettura specifici per il comparto editoriale indipendente e rivolti al più ampio pubblico di lettori”.

Adei nasce anche con lo scopo di diventare un interlocutore di tutte le istituzioni che si occupano di libri e cultura: tra cui Cepell e Istat, commissioni parlamentari, ministeri, assessorati regionali e delle principali città metropolitane. Tra le priorità, “la redazione di un Codice deontologico, utile strumento di coesione e reciproco rispetto, che impedisca la concorrenza sleale; un confronto con le associazioni di categoria nazionali e estere che raggruppano editori, grandi e piccoli, e librai indipendenti e di catena; la mappatura delle attività a sostegno della promozione del libro e della lettura e il censimento dell’attuale sistema editoriale italiano, senza dimenticare gli aspetti economico-finanziari, fondamentali per lo sviluppo dei progetti editoriali”.

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