Assegnato il “Premio Zanibelli – Leggi in salute”
Per la saggistica ha vinto “Le nuove dipendenze” di Claudette Portelli e Matteo Papantuono (San Paolo)
Giunto alla sua sesta edizione, il “Premio Zanibelli – Leggi in Salute” è stato il primo riconoscimento letterario in Italia ad aver sostenuto e riconosciuto il valore della narrazione nel percorso di cura che va oltre la cura. Negli anni sono stati premiati libri che hanno trattato e trattano temi di attualità come la bioetica e il fine vita, le nuove dipendenze dal web e dai social media, il cyber bullismo e raccontano storie di patologie come la Sla, la depressione, la neurodiversità, indice che il Premio sa interpretare le trasformazioni della nostra società in continua evoluzione e un concetto di salute sempre più ampio e sfaccettato.
Investire nella ricerca e accompagnare le persone nel percorso di salute lungo una vita è la missione di un’azienda farmaceutica. Sanofi investe in maniera importante nella ricerca, anche per le malattie rare, e pone la persona al centro della propria strategia e della propria responsabilità d’impresa favorendo in ogni contesto l’accessibilità alla salute e la condivisione di percorsi terapeutici. Il premio Zanibelli rappresenta il nostro modo di essere vicini ai pazienti che vivono in prima persona la condizione di malattia, e per essere vicini a coloro che ogni giorno gli sono accanto. È sempre motivo di orgoglio per noi sapere che ci sono autori che ogni anno affidano al Premio il proprio libro per condividere emozioni e storie del loro viaggio di salute – ha dichiarato Hubert de Ruty, presidente e ad di Sanofi in Italia che promuove il riconoscimento.
Ecco tutti i vincitori di questa edizione:
PREMIO CATEGORIA EDITI
Narrativa: Una vita in gioco. L’Amore, il calcio, la SLA di Chantal Borgonovo e Mapi Danna (Mondadori) – la battaglia contro la SLA di un famoso calciatore di serie A e di sua moglie, fino alla fine.
Saggistica: Le nuove dipendenze di Claudette Portelli e Matteo Papantuomo (San Paolo) – la tecnologia e il digitale che diventano abuso, dipendenza e, a volte, vera e propria patologia.
PREMIO CATEGORIA OPERE INEDITE
Tutto ciò che il paradiso permette di Manuela Caracciolo – lo spettro dell’Aids e la sua diffusione alla fine degli anni ’80.
MENZIONE SPECIALE per la narrativa:
Cosa saremo poi di Luisa Mattia e Luigi Ballerini (Lapis) – la storia in assoluta solitudine di una ragazza vittima di una vera persecuzione sui social network.
MENZIONI SPECIALI per la saggistica:
Risalire in superficie di Alberto Siracusano (Mondadori) – storie cliniche di depressione, la voce delle esperienze di chi ne ha sofferto e di chi ha avuto la forza di uscirne.
Per Salute e per Giustizia, come solo politica e scienza possono salvare il Servizio Sanitario Nazionale di Beatrice Lorenzin (Edra) – un decalogo “anticrisi” per salvare il SSN.
La parata di Andrea Calcagno (Ultrablu) – un silent book per ragazzi neurodiversi e neurotipici.