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Parole e frasi più abusate, ecco la lista del 2012

L’annuale elenco delle “Parole da bandire dall’inglese per abuso, uso improprio e generale inutilità” stilato dalla Lake Superior State University del Michigan

Da 38 anni, la Lake University denuncia i peggiori casi di abuso linguistico degli ultimi 12 mesi, scelti da una rosa di candidature giunte da tutto il mondo. E proprio com’era avvenuto nel 2011 con l’inclusione dei termini “occupy” e “win the future”, in testa alla classifica di quest’anno troviamo espressioni legate alla politica.
Al primo posto c’è infatti “fiscal cliff”, il “baratro fiscale”, argomento serissimo ma immediatamente sdrammatizzato dai commenti dei votanti, secondo i quali gli americani «hanno perso di vista la metafora e adesso credono che si tratti di un luogo vero» e sono altrettanto preoccupati per «il Fiume dei Debiti e la Montagna della Disperazione».
Ugualmente collegata alla politica la frase “kick the can down the road”, nella quale l’atto di “calciare una lattina lungo la strada” significa “rimandare una decisione importante”, così come i termini “double down”, mutuato dal gioco del blackjack per indicare un “raddoppiamento” e “job creator“, ruolo di “creatore di posti di lavoro” attribuito alle grandi compagnie come obiezione all’aumento della pressione fiscale su di esse.
Nella lista appaiono anche l’ormai ubiquo acronimo “YOLO” per “You Only Live Once”, la definizione “superfood” applicata (spesso in modo improprio) a cibi particolarmente sani e nutrienti, e “trending”, nato in riferimento agli argomenti più discussi su Twitter.

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