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Virginia Woolf, inediti e ilari manoscritti di vita familiare

Virginia Woolf, zia giocherellona: una serie di brevi ritratti umoristici creati per un bollettino familiare, la cui pubblicazione è prevista per giugno a cura della British Library, rivelano l’inedito lato umoristico dell’autrice di Orlando.

Era l’estate del 1923 quando Quentin e Julian Bell, figli adolescenti di Clive e Vanessa Bell, quest’ultima sorella di Virginia Woolf, pregarono la zia scrittrice di collaborare al “Charleston Bulletin”, un bollettino di affettuose caricature dirette ai familiari e agli amici che frequentavano l’omonima dimora nell’East Sussex. Fu così che, fra il 1923 e il 1927, Virginia scrisse di suo pugno o dettò al nipote una serie di vignette, illustrate dallo stesso Quentin, descrivendo avventure e idiosincrasie delle famiglie Bell e Woolf, oltre a quelle dei personaggi che popolavano le loro case, fra cui persino i membri del celebre Bloomsbury Group. Schizzi freschi e inediti che a giugno, per la prima volta, saranno raccolti in volume e pubblicati dalla British Library.
“The Charleston Bulletin Supplements” è ritenuto, con tutta probabilità, l’ultimo inedito esistente di Virginia Woolf. Sprazzi di serenità familiare, immortalati mentre l’autrice si dedicava ai capolavori “La signora Dalloway” e “Gita al faro”, quasi un decennio prima del tragico epilogo della sua vita.
(Cecilia Martini, 8 febbraio 2013, Tropico del libro)

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