Rebecca libri

Amo chi legge… e gli regalo un libro!

L'iniziativa dell’Associazione Italiana Editori per promuovere la lettura dei più piccoli, coinvolgendo scuole, biblioteche e librerie, si concretizzerà in tutta Italia dal 23 al 27 maggio, in occasione del Maggio dei Libri.

Oggi la disponibilità delle biblioteche scolastiche in Italia è pari a 0,1 libri nuovi a studente: questo è quanto emerge dalla fotografia a cura dell’Ufficio studi AIE su oltre 7800 biblioteche scolastiche italiane. Con una spesa media annua per acquisto di libri per alunno di soli 0,68 euro: poco, troppo poco per formare i lettori di domani. “L’intento – chiarisce Antonio Monaco, responsabile del Gruppo editori per ragazzi di AIE – non è solo quello di rifornire le biblioteche ma anche di creare un circolo virtuoso a beneficio della promozione alla lettura. Ci sembrava necessario lavorare con le scuole ma anche con le biblioteche e le librerie, giocandoci in prima persona come editori per ragazzi. Così è nata l’iniziativa e così è nata la lista dei 100 classici imperdibili, un nostro suggerimento, scaturito da una rosa ampia degli editori e selezionati poi dai bibliotecari e dagli esperti di Nati per Leggere”.
A sposare l’iniziativa sin da subito è stata l’Associazione Librai Italiani (ALI), perché, come spiega il presidente Alberto Galla “è perfettamente coerente con le politiche dell’associazione di sostegno alla diffusione dei libri e della lettura. In particolare poi il fatto di creare una virtuosa collaborazione tra clienti, scuole e biblioteche ci permette di sottolineare ancora una volta lo stretto legame tra le librerie indipendenti e il proprio territorio di riferimento, elemento che consideriamo fondante per la sopravvivenza e lo sviluppo delle librerie stesse”. Per Stefano Parise, presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’impegno è chiaro: “L’AIB non finirà mai di sostenere tutte le iniziatiche rivolte a promuovere la lettura e la diffusione dei libri. La scuola e le biblioteche non solo sono una risorsa insostituibile per un paese che vuole costruire una società più moderna, ma anche i principali nuclei, oltre alla famiglia, nei quali i giovani e i cittadini possono formarsi una propria identità umana e culturale. “Amo chi legge…e gli regalo un libro” diventa quindi un’ulteriore opportunità di far capire a tutti, e in primo luogo alle istituzioni, che non può esserci futuro senza cultura”.

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