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Un Nobel al giorno: Boris Pasternak, 1958 (rifiutato)

Per i suoi importanti risultati sia nel campo della poesia contemporanea che in quello della grande tradizione epica russa.

Andavano e sempre camminando cantavano eterna memoria, e a ogni pausa era come se lo scalpiccio, i cavalli, le folate di vento seguitassero quel canto. I passanti facevano largo al corteo, contavano le corone, si segnavano. I curiosi, mescolandosi alla fila, chiedevano: “Chi è il morto?” La risposta era: “Živago.” “Ah! allora si capisce.” “Ma non lui. La moglie.” “È lo stesso. Dio l’abbia in gloria. Gran bel funerale.”
(Il dottor Živago)

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