Rebecca libri

Un Nobel al giorno: Pablo Neruda, 1971

Per una poesia che con l'azione di una forza elementare porta vivo il destino ed i sogni del continente.

Comincerò col dire, dei giorni e degli anni della mia infanzia, che il mio unico personaggio indimenticabile fu la pioggia. La grande pioggia australe che cade come una cateratta dal Polo, dai cieli di Capo de Hornos fino alla frontiera. In questa frontiera o Far West della mia patria, nacqui alla vita, alla terra, alla poesia e alla pioggia.
Per quanto abbia camminato, mi sembra che sia an¬data perduta quell’arte di piovere che si esercitava come un potere sottile e terribile nella mia Araucania natale. Pioveva mesi interi, anni interi. La pioggia cadeva in fili come lunghi aghi di vetro che si rompevano sui tetti o arrivavano in onde trasparenti come le fi¬nestre, e ogni casa era una nave che difficilmente giunge¬va in porto in quell’oceano di inverno.
(Confesso che ho vissuto)

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