La ragazza con la Leica (Helena Janeczek, Guanda 2017)
Un consiglio di lettura al giorno dalla nostra rubrica "Affinità elettive"
Helena Janeczek racconta la vita di una ragazza ribelle e seducente che si faceva chiamare Gerda Taro, il suo amore con Robert Capa, la scoperta della fotografia e del suo linguaggio sperimentale, la travolgente voglia di vivere e la sete di libertà e giustizia, sino alla morte sul fronte antifascista della guerra civile spagnola.
Una narrazione che svicola dall’ordine cronologico proprio del genere biografico: il flusso dei ricordi di tre amici di Gerda si intreccia e offre prospettive diverse e soggettive, mescolandosi con la riscoperta di fonti originali: il tutto si fonde in un romanzo storico anomalo e originalissimo. Ed è anche la biografia di una generazione di giovani che negli anni Trenta attraversano l’Europa, da Budapest a Lipsia, da Berlino sino a Parigi e alla Spagna in guerra civile. Giovani alle prese con il freddo, la fame e la crisi economica (vite sempre precarie si direbbe oggi), l’ascesa e il diffondersi del virus del nazismo in tutta l’Europa, il carcere per l’appartenenza rivoluzionaria, l’ostilità che la Francia, nonostante la vittoria del Front Populaire, riserva verso chi era rifugiato, ebreo e di sinistra, infine il coraggio coerente di non abbandonare il fronte con le Brigate Internazionali anche quando tutto appariva perduto. In tutto questo drammatico e documentato travaglio storico, Helena Janeczek ci squaderna anche la vita quotidiana, minuta, romanzesca di Gerda e dei suoi amici e ci regala il ritratto di una generazione che ha vissuto con entusiasmo la speranza fondata di poter cambiare il corso della storia.
«Particolarmente consigliato per i lettori che amano la storia della grande fotografia, ma anche per chi desidera conoscere dal vivo una donna unica del Novecento, che non ha esitato a perseguire i propri obiettivi e i propri ideali politici antifascisti e a testimoniare la storia, a qualunque costo».