Rebecca libri

I traduttori editoriali guadagnano troppo poco

Strade, il sindacato dei traduttori editoriali chiede un sostegno anche alle istituzioni

Tra gli obiettivi di STRADE, il sindacato dei traduttori editoriali italiani, c’è l’istituzione di un fondo per la traduzione editoriale verso l’italiano sul modello di quelli già presenti in altri paesi europei. E’ una richiesta fatta anche alle istituzioni, in attesa di un dispositivo di legge praticabile e adatto allo scopo.

La percentuale dei libri tradotti in italiano continua a essere molto bassa e lo stesso vale per i compensi dei traduttori editoriali. Secondo un rapporto 2019 di AIE, solo il 13,5% di tutto il pubblicato è relativo a libri in traduzione, molto meno rispetto agli anni Novanta quando la percentuale era del 25%, rimasta invariata fino al 2003. Dati allarmanti, ai quali se ne aggiunge un altro: la riduzione dei titoli stranieri è proporzionale al reddito dei traduttori, che all’apice della carriera stentano a guadagnare 15.000 euro lordi l’anno.

La campagna #miseriaetraduzione ha l’obiettivo di porre sotto i riflettori sia l’esiguità dei redditi, sia il dramma di una filiera che rischia di perdere un ganglio fondamentale. Dove non c’è lavoro equamente retribuito non ci può essere professionalità.

La notizia su Traduttoristrade.it

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