Rebecca libri

Uno scrittore in guerra, Vasilij Grossman, Adelphi 2015

Un consiglio di lettura al giorno dalla nostra rubrica "Affinità elettive"

Il consiglio è di Roberto Righetto, giornalista.

Il libro che mi ha colpito di più durante questi mesi è Uno scrittore in guerra di Vasilij Grossman. L’autore del noto Vita e destino, forse il più grande capolavoro letterario sui gulag, ma anche sull’orrore di entrambi i totalitarismi che hanno segnato il 900, in questa opera appena edita da Adelphi racconta gli anni della guerra tra nazisti e sovietici dall’invasione tedesca del 1941 alla disfatta del Terzo Reich. Oltre la lucidità dei suoi resoconti scritti in presa diretta, due elementi risaltano dal libro: l’angoscia dello scrittore per la sorte della madre, uccisa brutalmente nella cosiddetta “Shoah delle pallottole” a Berdicev, in Ucraina, appena i nazisti entrarono nella città, e la censura operata sulla sua denuncia sulla sorte degli ebrei dalle autorità sovietiche, che volevano minimizzare la corresponsabilità della popolazione ucraina.

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