Rebecca libri

La scorciatoia divina, Jean-Pierre Sonnet, Ancora 2013

Un consiglio di lettura al giorno dalla nostra rubrica "Affinità elettive"

Il consiglio è di Katia Paoletti, direttore editoriale GBPress.

Versi come piedi che camminano muovendo energia tellurica dal corpo in alto. Un poema da leggere in un tempo sospeso, seguendo la via verso il centro, la fiamma “in cui Dio si colloca”: rosso sangue, vermiglio. Tra la vita anteriore e quella futura, il momento di sospensione: il silenzio della postura di Cristo dopo il grido sulla croce. Un libro da tenere in tasca, metafora del giardino, della creazione, della poesia in cui si presuppone la mente nuda e il corpo esposto come tempio teso nell’esercizio dei propri limiti. Dov’è il mistero? Nello stupore che ci coglie in ascolto tra le giunture e le articolazioni, i pori della pelle, i capillari, l’argilla delle tavolette, la trama del lino, la pietra nuda. Dio ci parla attraverso i sensi, onde dell’immenso campo invisibile. Versi come alberi vicini che lasciano all’altro lo spazio del respiro, in una meravigliosa “distanza di timidezza”.

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