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Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

Ogni mese su Rebeccalibri cinque libri suggeriti da lettori forti

Un giovane artista, un vecchio scrittore, due ballerine, un matto e un irriducibile evasore: ecco i protagonisti delle Affinità elettive di novembre. Cosa hanno in comune? A prima vista poco o niente, raschiando la superficie emerge invece un cammino condiviso: la ricerca della propria identità e del sensus plenior della propria vita attraverso il racconto – estetico, pungente, umoristico – della realtà. Uno sguardo sull’altra faccia della società di cui fanno parte, ovvero sulle piccole/grandi devianze che caratterizzano la storia.

 

Guanciale d’erba narra di un giovane artista che si avventura per un sentiero di montagna di un piccolo villaggio giapponese. Lungo il cammino incontra viandanti solitari, contadini, nobili a cavallo e ogni specie d’umanità, finché, sorpreso dalla pioggia, si rifugia in una piccola casa da tè. Qui, dalla voce della vecchia tenutaria, apprende la storia di Nakoi, che ebbe la sfortuna di essere desiderata da due uomini e andare in sposa a quello che lei non amava.

Come un viandante qualsiasi, col suo guanciale d’erba – insieme, il cuscino di chi va per il mondo e una metafora del viaggio di ogni uomo alla ricerca di se stesso – l’artista raccoglie questa e altre meravigliose storie lungo il suo peregrinare, semplicemente per ubbidire al suo modesto e sublime compito: «rasserenare il mondo e arricchire il cuore degli uomini».

Ambrogio Colombo, avvocato – Guanciale d’erba, Natsume Soseki, Neri Pozza 2009, 11.00 €, pp. 173, trad. it. Lydia Origlia

 

Pacific Palisades, 1956. Come ogni mattino il sole bacia la costa della California e il vecchio scrittore Lion Feuchtwanger compie i propri esercizi ginnici nel giardino della sua splendida villa. Alle spalle decenni di vita, l’esilio negli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale, fama e successo. Nulla potrebbe andare meglio. Solo l’antipatica invadenza degli scagnozzi dell’FBI – che lo sospettano di essere filocomunista – gli procura qualche noia.

Eppure qualcosa stravolge la sua esistenza: il telegramma che annuncia la morte di Bertolt Brecht e che lo trascina in un viaggio nel tempo. La loro amicizia, l’Europa travolta dalla guerra, il destino di scrittori e intellettuali e anche la vecchiaia trovano forma in un romanzo che ha anche il pregio di raccontare le vite di alcuni dei più importanti narratori del Novecento.

Alessio Spada, pizzaiolo – Sunset, Klaus Modick, Keller 2015, 14.50 €, pp. 192, trad. it. Enrico Paventi

 

Figlie sagge è la storia di due donne libere ed eternamente giovani che, nate nel lato sbagliato della città, quello più misero, sono sempre state attratte dal bagliore del mondo dello spettacolo. Dall’infanzia anticonvenzionale, alla strampalata carriera, fino ai vibranti settant’anni, la vita delle gemelle Dora e Nora – attrici e ballerine di seconda categoria – è un susseguirsi di episodi grotteschi: fra identità scambiate, fidanzati presi in prestito, spettacoli improvvisati e feste che culminano in incendi, il loro è un mondo dove le regole non sono ammesse e la spregiudicatezza regna sovrana.

Un romanzo intriso di amore per l’arte e di un senso dell’umorismo pungente, un’ardita provocazione contro la distinzione fra legittimo e illegittimo, ma soprattutto un inno alla spensieratezza, al piacere, alla gioia di vivere.

Francesca Damerino, store manager – Figlie sagge, Angela Carter, Fazi 2016, 18.00 €, pp. 336, trad. it. Rossella Bernascone e Cristina Iuli

 

Sarà il lettore a scegliere se in Io e Henry vuol vederci un racconto umoristico o una spy-story, gli basti sapere che il testo gira intorno alla constatazione che «se hai un sogno, vale la pena di vivere inseguendolo; se non ce l’hai, non vale la pena di vivere», e che il protagonista un sogno lo ha ma non è quello che sembra.

La moglie l’ha lasciato per un filosofo francese, al giornale gli affidano incarichi sempre più meschini e Tagliaferro ha bisogno di una spalla amica. La trova, inaspettatamente, al Centro di salute mentale Villachiara. Entrato per una noiosissima intervista al direttore, in sala d’aspetto incontra Henry, un matto che subito lo incanta con le sue storie.

Riflessioni sulla contemporaneità si alternano a soliloqui e alterchi con personaggi reali o immaginari. Un’avventura di ordinaria follia, un romanzo paradossale.

Ersilia Floccari, archivista – Io e Henry, Giuliano Pesce, Marcos y Marcos 2016, 15.00 €, pp. 288

 

Un incidente d’auto catapulta Jussi Rautala in un letto d’ospedale. Cinico vedovo sessantenne, piccolo imprenditore e irriducibile evasore fiscale, si trova a dipendere dalle cure del suo odiato nemico: lo stato sociale. Ma non bastano i chirurghi a rimettere insieme i pezzi della sua esistenza, che all’improvviso sembra ruotare intorno alla soglia affollata tra (ri)nascita e morte: da sua figlia Mira, attivista politica vegetariana, al suo vecchio padre Väinö che tira le somme della propria vita, a un bambino soldato della Sierra Leone che Rautala ha adottato a distanza e ora gli si presenta alla porta.

Fondendo humor e poesia, Hotakainen proietta il lettore in un inedito microcosmo ospedaliero, un crocevia di destini, domande e deliri da cui guardare con altri occhi l’eterna contesa tra l’individuo e il bene comune.

Anna Merola, insegnante – La legge di natura, Kari Hotakainen, Iperborea 2015, 17.50 €, pp. 272, trad. it. Nicola Rainò

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