Sarà stata l’intraprendenza dell’Associazione durante il primo lockdown 2020 nel sollecitare il Governo italiano a riconoscere la libreria come “servizio essenziale”, favorendone così la riapertura, a spingere anche le catene librarie principali – Mondadori, Giunti e Feltrinelli – a fare richiesta di ingresso in ALI? L’ingresso non è ancora stato ufficializzato, ma questo è il pensiero di Paolo Ambrosini, Presidente dell’Associazione, che vede crescere significativamente gli iscritti sia come numero sia come tipologia.

350 sono le librerie oggi direttamente rappresentate da ALI, ma si giunge alla stima di 1300 se si comprendono gli esercizi iscritti alle associazioni locali di Confcommercio. Questo numero crescerà ancora con l’ingresso delle librerie di catena pura Mondadori (34), Giunti (227) e Feltrinelli (124), ma già ALI pensa di coinvolgere anche le librerie in franchising, alcune già presenti in Associazione (sono più di 500 le librerie di Mondadori Retail in franchising presenti in tutta Italia).

Sullo sfondo, c’è la grande questione del rapporto con il commercio online e con Amazon, protagonista di una grande espansione nell’ultimo anno nel nostro Paese.

E la filiera libraria cattolica? Il Presidente di ALI ritiene che l’incontro con il mondo delle librerie religiose sia un obiettivo futuro, in un percorso di rafforzamento della rappresentatività presso le istituzioni che veda il mondo del libro parlare con una voce unica.