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Le Edizioni Dehoniane Bologna (EDB) hanno chiesto il fallimento e cessano tutte le attività

Un vuoto nel panorama culturale della Chiesa italiana e del nostro paese che ci interroga sul ruolo stesso dell'editoria cattolica
Le Edizioni dehoniane Bologna (EDB) hanno chiesto il fallimento con l’atto formale di portare i registri contabili in tribunale venerdì 8 ottobre 2021. Si chiude una grande stagione editoriale e si apre un enorme vuoto culturale e non solo religioso. La proprietà, la Provincia italiana settentrionale dei Sacerdoti del Sacro Cuore (Dehoniani), lo ha comunicato nel pomeriggio di lunedì 11 ottobre. Una conclusione dolorosa motivata dalla proprietà con la più generale crisi dell’Editoria cattolica in Italia e la consapevolezza di non essere più in grado di sostenere finanziariamente l’impresa né di trovare soluzioni alternative.
L’editrice ha pubblicato i primi volumi nel 1962 sull’onda del Concilio e nell’arco di questi sessant’anni si contano 8.400 titoli, coltivando i settori della Bibbia, teologia, catechesi, pastorale, spiritualità, scolastico e una ventina di riviste; 55 le collane e 2 i marchi editoriali (EDB e Marietti 1820).

Una notizia, questa, che interroga tutta l’editoria cattolica sul suo futuro e – come ha commentato Gianfranco Brunelli, direttore de Il Regno – solleva una domanda di fondo: come è possibile che “la stessa Chiesa italiana, nei suoi vertici, non abbia mai voluto affrontare la questione dell’editoria cattolica … E c’è da chiedersi perché il tema della responsabilità laicale non sia mai stato affrontato veramente, né nelle istituzioni ecclesiastiche, né negli ordini e nelle congregazioni religiose”.

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