Leggere di più, leggere i classici… il problema vero, in realtà, è come riuscire a trovare il tempo per leggere: ecco 5 trucchi per organizzarsi meglio!
Quanti libri leggi? Quando leggi? Ma come fai a leggere tanto? Sono queste le domande di rito, quando dico che faccio la editor. Chiariamo: non è che io sia il Bolt della lettura. Leggo per lavoro e questo fa una bella differenza! La mia giornata tipo quindi prevede ore e ore dedicate alla lettura. Diverso è per chi: si sveglia porta i figli a scuola lavora va in palestra riprende i figli fa la spesa e le commissioni poi cucina… e alla fine stramazza sul divano!
Preferisci guardare? Ecco il video!
Il problema? Trovare il tempo per leggere! E non parlo soltanto dei libri di narrativa che ci incuriosiscono ma soprattutto dei saggi e dei manuali, cioè dei libri di cui avremmo bisogno. Perché leggere è necessario per acquisire informazioni e competenze, ci rende più competitivi, ci permette di imparare una lingua, di fare un salto di qualità sul lavoro, di trovare nove idee…
Facciamo un po’ di calcoli. Mettiamo che vogliate leggere un libro a settimana, dovreste leggere 30/45 pagine al giorno. E siccome un lettore tipo impiega circa un minuto per leggere una pagina (170/200 parole) il conto è presto fatto: vi serviranno 30-45 minuti ogni giorno.
Come trovarli? Non chiedete ai lettori forti cioè quelli ben allenati: è come domandare a uno che ha l’abitudine di alzarsi all’alba come fa ad alzarsi all’alba. Non ha una strategia è una attitudine! Una esigenza a cui lui, semplicemente, risponde assecondandola.
Quindi? L’approccio deve essere quello del divanosauro che decide di cimentarsi in uno sport che non ha mai praticato (o ha praticato poco).
Stabilite orari precisi per la lettura
Leggere nei ritagli di tempo? Una sciocchezza! Se non siete abituati a farlo, nei ritagli fisserete il muro oppure guarderete il telefonino! Inutile insomma portarsi appresso un libro: bisogna stabilire quando leggerlo quel libro!
La fatica è parte dell’impresa
Mettete in conto che farete un po’ di fatica. Perché ci vuole allenamento e fiato. Ma soprattutto dovrete vincere l’insofferenza: una sensazione che vi attraversa e disturba facendovi distrarre e facendovi pensare ai fatti vostri, al lavoro e alle rogne che vi assillano… Dovete imparare ad abbandonavi alle parole, alla storia, ai contenuti e allenarvi a tenere il mondo fuori. Come? Usate il timer. Leggete per 15 minuti poi fate pausa. Altri 15 poi un’altra pausa (e tarate il tempo sulla vostra capacità di concentrarvi meglio 5 minuti concentrati che 20 in cui pensate ad altro). Sconsiglio di fissare un obiettivo a pagine: 50 pagine della Kinsella non sono 50 pagine di Joyce o di un manuale di astrofisica!
Attenzione alle distrazioni
In un’epoca distratta e colma di distrazioni concentrarsi è una impresa. Vi sconsiglio di usare le app di lettura su smartphone e tablet perché avere per mano un aggeggio pieno di applicazioni invitanti (per non parlare delle notifiche) non è una ottima idea. È come stare a dieta e avere una immensa torta alla Nutella in cucina. Difficile. Scegliete la carta o un ereader (basico)
Leggete un libro alla volta
Tra i mille consigli per leggere di più? Leggere più libri assieme. A meno che questa non sia una vostra attitudine – e allora assecondatela! – lasciate perdere. Iniziare più libri crea confusione, vi distrae, vi fa perdere il filo e spesso non vi dà una idea precisa della vostra progressione. Uno è meglio!
Scegliere bene significa farsi consigliare bene
Sbagliare libro, se siete dei lettori principianti, vi farà fallire. Miseramente. Se uno deve rimettersi in forma e sceglie uno sport che odia o lo annoia, quanto durerà? Pochissimo! Per prima cosa scegliete argomenti che vi appassionano o di cui avete bisogno (per lavoro, per esempio). Lasciate perdere le classifiche dei libri che per loro natura vorrebbero parlare a tutti, voi dovete scegliere un libro che vada bene a VOI. Andate in libreria e fatevi consigliare da un libraio (non un commesso che vende libri) che sia preparato abbia un gusto personale ma sia soprattutto interessato al vostro; e più vi conoscerà meglio saprà indirizzarvi. Ascoltate gli amici che sanno cosa amate e cosa no, andate in rete, oppure chiedete alle persone che ritenete competenti nella materia che vi interessa approfondire. E se avete sbagliato libro? Mollatelo. Accanirsi a finire un testo sgradito può significare non leggere più null’altro. Ne vale la pena?
Qualcuno vi ha detto che leggere non è necessario? Aggiusterei il tiro dicendo che per divertirsi non è necessario leggere, perché si può farlo in un mucchio di altri modi. Ma leggere è indispensabile per acquisire competenze e nel farlo ci si può anche divertire! Vi ricordo che “fruire” alla latina significa godere. E questo, sì, chiedetelo pure ai lettori forti e loro ve lo confermeranno: se la godono parecchio.
Le immagini che corredano gli articoli del Pensare i/n Libri sono immagini già pubblicate su internet. Qualora si riscontrasse l'utilizzo di immagini protette da copyright o aventi diritti di proprietà vi invitiamo a comunicarlo a info@rebeccalibri.it, provvederemo immediatamente alla rimozione.