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Disparità territoriali: in Sicilia solo un quarto dei cittadini legge almeno un libro all’anno

Un Report di AIE su dati ISTAT su editoria, filiera distributiva e lettura in Sicilia

La Sicilia non è una regione di lettori. Nel 2021 soltanto il 27,4 per cento dei cittadini con più di sei anni ha letto almeno un libro non scolastico, contro una media nazionale del 40,8 per cento. A dirlo è l’ultimo report dell’Associazione italiana editori (AIE), sulla base di dati Istat. Anche il mercato editoriale risulta in calo. Nell’Isola vengono pubblicati 1.500 titoli l’anno, l’1,7 per cento rispetto al totale nazionale. I volumi stampati e distribuiti sono poco più 2,2 milioni, l’1,1 per cento del dato italiano. Tutti gli indicatori confermano che il comparto del libro stia arretrando.

Il confronto è impietoso: secondo l’Istituto nazionale di statistica, “nelle Isole la realtà è molto differenziata tra Sicilia (27,4 per cento) e Sardegna (42,6 per cento), fortemente a favore di quest’ultima. Da segnalare l’aumento rispetto all’anno precedente (più quattro punti percentuali) della quota di lettori in Calabria e Basilicata”. Per quanto riguarda le altre zone, “l’abitudine alla lettura continua a essere più diffusa nelle regioni del Centro-nord: ha letto almeno un libro il 48 per cento dei residenti nel Nord-ovest, il 46,3 per cento di quelle del Nord-est, il 44,4 per cento di chi vive al Centro e il 29,5 per cento di chi vive al Sud”.

Un mercato in netto calo. Le pubblicazioni “made in Sicily” si sono ridotte in modo consistente nel 2021. A pesare, osservano dall’Istat, è anche il fatto che durante la pandemia “la fruizione digitale ha avuto un’ampia diffusione”, mentre “le versioni cartacee erano ostacolate dalle limitazioni e restrizioni imposte dall’emergenza”. Un problema per i piccoli editori siciliani, che come detto si sono fermati a 1.500 titoli. Nel 2020 erano stati 1.705, nel 2019 quasi 1.600. Bisogna tornare al 2018 per trovare un numero più basso, 1.478, ma quell’anno la quota di mercato era più alta, coprendo l’1,9 per cento del totale nazionale. Il report AIE non comunica i dati delle case editrici attive sull’Isola nel 2021. L’anno precedente erano 78, il 4,5 per cento rispetto al totale nazionale, in calo rispetto alle 87 del 2019 (4,9 per cento). Quanto ai libri stampati e distribuiti in Sicilia, anche questo dato nel 2021 risulta in calo. Nel 2020 il numero sfiorava i 2,4 milioni (1,4 per cento del totale), mentre nel 2019 toccava il record di 2,9 milioni (1,5 per cento). Nel 2018 il dato era superiore ai 2,4 milioni di copie (1,4 per cento), mentre nel 2017 era stato decisamente basso, fermandosi a 600 mila copie (0,4 per cento).

Leggi qui il report sintetico di AIE e l’analisi di Valerio Musumeci su FocusSicilia

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