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Quando «svuotare la vetrina» è una virtù

Terza vetrina svuotata in un mese a Milano

La notizia si era diffusa immediatamente per la sua fantasiosa positività: a fine agosto, un cliente misterioso entrava nella libreria milanese Hoepli e ne svuotava la vetrina, sì, ma non con un furto, bensì acquistando tutto il contenuto, variegato per argomenti e autori.

Il gesto è subito parso sorprendente non tanto (o non solo) per l’importo speso, circa 10mila euro, ma soprattutto perché riporta alla ribalta il grande tema del sostegno alle librerie indipendenti e del loro ruolo fondamentale di promotrici di cultura.

Oltre a sorprendere, l’iniziativa ha ispirato altri acquirenti, arrivando persino a diventare nome di un profilo Instagram, @svuota_la_vetrina, creato dalla protagonista, in questo caso dichiarata, di uno “svuotamento” di vetrina, con l’intento di moltiplicare il desiderio di copiare il gesto virtuoso.

E’ così che l’invito è stato accolto e una terza libreria, l’Antigone, sempre di Milano, in meno di un mese, ha visto “svuotare” la propria vetrina: «Che sia un invito a comprare un libro, cinque o l’intera vetrina quello che importa è il significato sociale e culturale nel voler difendere e sostenere le librerie indipendenti. Un bell’esempio da seguire e diffondere, per l’editoria e per la cultura in generale» (dal profilo Instagram della stessa libreria Antigone).

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