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A Milano cassa integrazione per la storica libreria Hoepli, mentre in Francia chiudono gli ultimi 25 Virgin Megastore

Note dolenti 2013 e nuovi modelli di consumo culturale

Mentre in Francia i 25 negozi Virgin ancora esistenti chiuderanno per fallimento lasciando a casa mille dipendenti – epilogo di una lunga crisi con il crollo delle vendite di dischi e CD causato dal boom degli acquisti on line – a Milano dal 7 gennaio prende il via la cassa integrazione ordinaria a rotazione per circa 60 addetti alla libreria Hoepli. Nessun licenziamento, ma riduzione dell’orario di lavoro (2 ore al giorno per 3 mesi) per i dipendenti di una libreria, fondata nel 1870 da Ulrico Hoepli, dal grande valore storico e simbolico. La sede attuale (che si sviluppa su sei piani) si trova nell’omonima via nel cuore del capoluogo lombardo, a due passi dal Duomo.
Nell’autunno scorso, inoltre, Hoepli ha stretto un accordo con il gigante Amazon e dallo scorso 25 ottobre è possibile acquistare i Kindle del colosso dell’e-commerce presso la libreria. In una fase di crisi e allo stesso tempo di grandi trasformazioni nel settore la storica Hoepli sta ovviamente puntando molto sulle nuove tecnologie. A fine dicembre Hoepli ha inoltre lanciato il nuovo sito m.hoepli.it, “pensato appositamente per chi desidera collegarsi alla libreria on line Hoepli dal proprio smartphone”. Ovviamente non si conoscono i risultati di queste iniziative commerciali e comunicative, ma resta il dubbio se queste aiuteranno a porre fine in tempi brevi alla cassa integrazione e a rilanciare le vendite oppure faciliteranno la progressiva migrazione degli acquisti dal punto vendita fisico a quello on line.

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