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Al bando lo smartphone, anche in Italia si diffondono i “reading party”

Le "feste di lettura" che hanno spopolato nella Grande Mela arrivano in Italia.

Dopo il successo oltreoceano del format dei «reading party» – occasioni di ritrovo per riscoprire l’intimità della lettura in solitaria e il piacere della condivisione di pareri con altri lettori e lettrici – il trend si espande anche in Italia. In un’epoca in cui il tempo dedicato alla lettura sembra sempre meno, mentre l’iperconnessione digitale assorbe anche il tempo libero, queste «feste letterarie» – diventate di moda a New York – riuniscono i lettori in spazi adatti per leggere insieme con sottofondo di musica dal vivo e cellulari spenti. Le regole sono semplici: basta disconnettere gli smartphone e trascorrere qualche ora in luoghi tranquilli a leggere il proprio libro preferito in compagnia di altre persone che condividono la passione della lettura, un’occasione per esprimere le proprie impressioni, leggere un passo ad alta voce, oppure ascoltare i pareri degli altri partecipanti.

Molti gli esempi sul territorio italiano, segnalati da Il Giornale della Libreria e promossi da case editrici, centri culturali, librerie, influencer: tra i tanti, utilizzando in particolare Instagram, quello del hashtag#CollettivoBandelle a Bari, il progetto hashtag#ViaggiareConILibri e l’idea della libreria Scatola Lilla a Milano, l’hashtag#UbanBookClub e Tlon a Roma.

Il format originale dei Reading Rhythms è nato a New York e mira a varcare i confini degli Stati Uniti. Tom Worcester, tra i fondatori, ha dichiarato in un’intervista che, anche grazie a TikTok e all’interesse mostrato dai media, il successo è stato e continua a essere così grande che «dai primi incontri sul tetto di casa nostra, ora siamo arrivati a organizzarne ventiquattro al mese, con un sistema di ticket e prenotazioni online»

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