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Bibbia e letteratura

Lorenzo Fazzini su Avvenire ne ripercorre il legame fecondo a partire da una novità delle Editions du Cerf

Un imponente studio francese La Bible dans les littératures du monde (Editions du Cerf 2016, pp. 2368, euro 210) analizza l’influsso del Libro dei libri sugli scrittori di tutte le epoche. Già solo i numeri danno l’idea della portata dell’opera: 400 specialisti coinvolti provenienti da 40 Paesi; 700 voci diverse, 400 notizie su scrittori, 200 indagini su singoli Paesi e aree culturali; 7000 nominativi nell’indice dei nomi.

Ne ha parlato Lorenzo Fazzini su Avvenire:

Di opere che analizzino il rapporto tra Bibbia (e cristianesimo in generale) e produzione letteraria ce ne sono state, dalle nostri parti, ma ormai risultano un po’ datate. Due nomi su tutti: Charles Moeller e Ferdinando Castelli. Del primo Letteratura moderna e cristianesimo, cinque introvabili volumi per Vita e pensiero, riassunta nell’omonimo testo pubblicato nella collana Bur dei libri dello spirito cristiano; Volti di Gesù nella letteratura moderna, Paoline, tre tomi, a opera del secondo.

Serviva (anzi serve) un’opera che rimettesse sotto gli occhi di esperti e appassionati di oggi il legame fecondo e vivo tra le lettere e la Bibbia. Inoltre, ed è il merito notevole del lavoro coordinato da Sylvie Parizet, docente di letteratura comparata all’università Paris Ouest Nanterre (da molti anni tieni corsi e seminari dedicati al tema di cui qui si tratta), questo grande dizionario propone un viaggio nella letteratura fino ai nostri giorni, con gli autori di maggior successo delle classifiche letterarie di oggi. Insomma, non si ferma ai grandi classici del Novecento tralasciando l’attualità, come spesso accade quando si analizza il legame tra spiritualità e lettere. Gli esempi di questo “contemporaneismo” sono numerosi.

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