Brilla la stella di Giorgio Pignotti e della sua Libreria Rinascita
Allo storico libraio di Ascoli Piceno il prestigioso Premio per librai “Luciano e Silvana Mauri"
Il Premio per librai “Luciano e Silvana Mauri”, il più prestigioso riconoscimento nazionale del settore giunto alla sua quattordicesima edizione e assegnato ogni anno ad un libraio particolarmente meritevole nella promozione del libro e della lettura, è stato assegnato a Giorgio Pignotti e alla sua Libreria Rinascita di Ascoli Piceno.
Come si spiega nella nota ufficiale, la Libreria Rinascita, fondata nel 1976, è da sempre attivo centro culturale e motore di iniziative del territorio Piceno. Dal 2001 la sua sede è il Palazzetto della Comunicazione, edificio gioiello del centro storico ex bachificio e punto di ritrovo per tutta la comunità. “Obiettivo della libreria è la divulgazione della lettura in ogni sua forma. Per questo al suo interno sono presenti un’ampia sala conferenze e un accogliente café. Letture, incontri, dibattiti, concerti, feste: tutto quello che può aiutare a diffondere l’amore per i libri e la lettura è al centro dell’azione della Rinascita che, negli anni, ha sviluppato anche un settore software realizzando il più diffuso gestionale per librerie in Italia (MacBOOK) e ha attivato una piccola casa editrice, la Lìbrati. Dal 2015 è nata anche l’Associazione Rinascita il cui obbiettivo è avvicinare le giovani generazioni alla lettura e alla gioia che i libri possono regalarci”.
In occasione della premiazione avverrà la presentazione e la consegna della prima Borsa di lavoro Nick Perren, istituita su iniziativa di James Daunt, Amministratore Delegato di Barnes & Noble (USA) e Waterstones (UK), e assegnata a Irene Quercioli della Libreria Rinascita di Empoli. “La borsa offerta a un libraio è un grande riconoscimento per la Scuola da parte di James Daunt, libraio dei due mondi, e un modo meraviglioso di ricordare l’amico Nick Perren che ai libri ha dedicato la sua vita. La prescelta potrà scegliere quando e dove lavorare un mese a fianco dei colleghi di Waterstones, la grande catena inglese”. dichiara Stefano Mauri.