Fuga dalla casa del "Padre" e il coraggio di tornare

Il nuovo saggio di p. D’Ascenzi prende spunto dall’accostamento delle Avventure di Pinocchio e della parabola detta del “Figliol prodigo” per porre il problema della solitudine degli adolescenti e dei giovani di oggi. Sostiene che entrambe le figure rappresentano una sorta di situazione “senza tempo” vissuta dai ragazzi, quella fuga dalla famiglia pur necessaria per imparare a conoscere il mondo. Tuttavia, la famiglia di oggi, quale sostegno affettivo reale e solidale dà ai figli? Quanto è capace di dare sicurezza a chi spicca il volo, quanto invece prevale la sola cura “materialistica” che nasconde il vuoto relazionale e morale? Le vicende di Pinocchio e del Figliol prodigo dicono che una riconciliazione è possibile: è necessario da parte degli adulti ritrovare quella dimensione attenta, affettivamente partecipe pur nella giusta distanza al cammino dei figli. Come il Padre della parabola lucana che ha seguito il principio dell’Amore e del perdono per accogliere il figlio che ha trovato il coraggio di tornare e riappacificarsi con la propria storia. p. VINCENZO D’ASCENZI s.j. è un sacerdote gesuita entrato nella Compagnia di Gesù nel 1945. E’ laureato in filosofia, teologia e pedagogia. Nella sua lunga esperienza ha svolto compiti assai diversi, ma che hanno arricchito il suo apostolato: insegnante di religione, assistente dei docenti universitari, assistente dell’Agesci, parroco e predicatore agli Esercizi Spirituali di diverse categorie di persone. Ne sono scaturite pubblicazioni e articoli, che riflettono uno spaccato di 50 anni di storia come specchio del tempo e della esperienza vissuta nella cultura di transizione dell’era prima e dopo il Concilio. Si citano alcune tra le ultime pubblicazioni: Teilhard de Chardin a fronte della globalizzazione, 2007; Signore insegnaci a...pregare, amare la vita, donare con gioia perdonare (4 volumi di guida ad una esperienza di preghiera, personale e di gruppo), 2004-2008; Ignazio di Loyola. Uomo di frontiera tra la Chiesa e il mondo, 2009.