Esercizi spirituali al clero. I: Meditazioni.
Titolo: Esercizi spirituali al clero. I: Meditazioni.
Autore: Cafasso, Giuseppe; Cafasso, Giuseppe
Editore: Effatà
Luogo di edizione:
Data di pubblicazione: 01 / 01 / 2008
Stato editoriale: Attivo
Prezzo: € 25.00
EAN: 9788874023844
Questo primo volume dell’edizione critica delle Meditazioni al clero di san Giuseppe Cafasso riporta una porzione considerevole degli Esercizi spirituali che il santo predicò ai sacerdoti negli ultimi anni della sua esistenza terrena.
Nel secondo volume appariranno le Istruzioni, che costituivano il completamento delle prediche del Cafasso, tenute sempre durante gli Esercizi spirituali.
Queste Meditazioni sono un prezioso saggio di omiletica rivolta a un uditorio esigente, il clero piemontese di metà Ottocento, e rivelano l’importanza del Cafasso nella storia religiosa, e non solo, del XIX secolo.
Altri autori:Casto, Lucio (A cura di); Casto, Lucio (A cura di)
Lingua: Italiano (Lingua del testo)|Italiano (Lingua del testo)
Tipo di prodotto: Libro in brossura
Collana: Edizione Nazionale delle Opere di San Giuseppe Cafasso
Numero edizione: 1
Altezza (mm): 24.00
Larghezza (mm): 17.00
Spessore (mm): 1.80
Prezzo: € 25,00
IVA: 4
Stato editoriale: Attivo
Stato distributore: Prodotto a richiesta
Destinatari: Generale/Adulti
Classificazione Dewey: GUIDE DI VITA CRISTIANA PER IL CLERO SECOLARE
Argomenti: Esercizi spirituali; Spiritualità sacerdotale
Note: [Lucio Casto][È docente di Storia della Chiesa e Teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione Parallela di Torino, e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino.][Giuseppe Cafasso][
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1811, divenne prete a 22 anni ed entrò come allievo nel Convitto ecclesiastico torinese del teologo Luigi Guala, dove i neo-sacerdoti potevano approfondire le loro conoscenze. Vi rimase prima come insegnante, poi come direttore spirituale ed infine come rettore.Nonostante la mancanza di una voce tonante venne chiamato a predicare. Fece opera di catechesi verso i giovani muratori e i carcerati. Insegnò nella cattedra di teologia morale, formando così generazioni di sacerdoti. Dedito anche ad un'intensa opera pastorale verso i bisognosi, popolare a Torino in particolare per l'aiuto offerto ai carcerati, anche col supporto morale alle loro famiglie, venne definito «il prete della forca» perché accompagnò molti condannati all'esecuzione capitale.Divenne amico di don Bosco e lo consigliò, indirizzandolo ad aiutare i ragazzi poveri di Torino.Morto il 23 giugno 1860 a Torino, venne beatificato nel 1925 e canonizzato da papa Pio XII nel 1947, proclamato patrono dei carcerati e dei condannati a morte.
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