Scritti di morale. Tomo 2: Scritti di morale. Tomo 2: Lezioni di morale.
Titolo: Scritti di morale. Tomo 2: Scritti di morale. Tomo 2: Lezioni di morale.
Autore: Cafasso, Giuseppe
Editore: Effatà
Luogo di edizione:
Data di pubblicazione: 01 / 07 / 2013
Stato editoriale: Attivo
Prezzo: € 45.00
EAN: 9788874028825
Si tratta delle osservazioni e delle integrazioni che il Cafasso, ispirandosi al metodo e agli orientamenti di S. Alfonso Maria de’ Liguori, ha apportato alla Theologia moralis dell’Alasia, riassumendo o trascrivendo alla lettera il pensiero trovato in testi di moralisti ritenuti autorevoli, unitamente al rimando a testi di altri teologi ugualmente apprezzati.
Con questo lavoro il Cafasso si rivela uno studioso e un docente che, dotato di mentalità e rigore scientifico, cerca di documentarsi attraverso la conoscenza della letteratura teologico-morale più accreditata al suo tempo.
Come già i quaderni, anche questi appunti, tranne rare eccezioni, sono scritti in lingua latina e tutti gli originali si trovano presso l’archivio storico della Pontificia Università Salesiana di Roma.
Altri autori:Rossino, Mario (A cura di)
Lingua: Italiano (Lingua del testo)
Tipo di prodotto: Libro in brossura
Collana: Edizione Nazionale delle Opere di San Giuseppe Cafasso
Numero edizione: 1
Pagine: 1038
Altezza (mm): 240.00
Larghezza (mm): 170.00
Spessore (mm): 64.80
Prezzo: € 45,00
IVA: 4
Stato editoriale: Attivo
Stato distributore: Disponibile in stock
Destinatari: Generale/Adulti
Classificazione Dewey: TEOLOGIA MORALE CATTOLICA
Note: [Mario Rossino][Sacerdote della diocesi di Torino, è docente di Teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione Parallela di Torino.][Giuseppe Cafasso][
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1811, divenne prete a 22 anni ed entrò come allievo nel Convitto ecclesiastico torinese del teologo Luigi Guala, dove i neo-sacerdoti potevano approfondire le loro conoscenze. Vi rimase prima come insegnante, poi come direttore spirituale ed infine come rettore.Nonostante la mancanza di una voce tonante venne chiamato a predicare. Fece opera di catechesi verso i giovani muratori e i carcerati. Insegnò nella cattedra di teologia morale, formando così generazioni di sacerdoti. Dedito anche ad un'intensa opera pastorale verso i bisognosi, popolare a Torino in particolare per l'aiuto offerto ai carcerati, anche col supporto morale alle loro famiglie, venne definito «il prete della forca» perché accompagnò molti condannati all'esecuzione capitale.Divenne amico di don Bosco e lo consigliò, indirizzandolo ad aiutare i ragazzi poveri di Torino.Morto il 23 giugno 1860 a Torino, venne beatificato nel 1925 e canonizzato da papa Pio XII nel 1947, proclamato patrono dei carcerati e dei condannati a morte.
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