Rebecca libri

Chi lascia un bigliettino, lascia un tesoro

Questo progetto letterario è un'altra iniziativa nata su Facebook che coinvolge chiunque abbia voglia di diffondere la cultura dei libri

Se vi capita di notare qualcuno che in libreria o in biblioteca si affanna furtivamente per inserire un bigliettino tra le pagine di un libro potete stare tranquilli: vi siete imbattuti in uno dei quasi mille partecipanti all’evento nato su Facebook “Chi lascia un bigliettino, lascia un tesoro”. Ma cosa sono questi strani pizzini? A cosa servono? Soprattutto: cosa diavolo c’è scritto su quei foglietti?
«Roba che scotta, materiale pericoloso», scherza Luana Cau, 23enne studentessa di Giurisprudenza che vive a Cagliari e che si è inventata l’iniziativa: «In effetti la letteratura è qualcosa di pericoloso, sovversivo, avventuroso: in quei fogli abbiamo chiesto a chi ci sta di scrivere citazioni da altri libri, oppure i propri pensieri, auguri, consigli, confidenze. Poi, se vogliono, possono firmarsi, anche con uno pseudonimo, e scrivere un indizio geografico o il nome della libreria. Perché – spiega – le vie della lettura sono infinite: noi abbiamo bisogno della lettura, ma anche la lettura ha bisogno di noi. E questo mi è sembrato un modo per aiutarci a riconquistare il gusto di leggere».
(Mauro Pianta, La Stampa, 27 febbraio 2014)

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