Rebecca libri

Cresce il mercato del libro in Italia nel 2016

Segna complessivamente (libri di carta, ebook e audiolibri) un +2,3%

È questo il principale dato di sintesi dell’analisi dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori sul mercato del libro 2016, presentata da Giovanni Peresson lo scorso 27 gennaio, nella giornata conclusiva del XXXIV seminario di perfezionamento della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri.

Un’analisi caratterizzata da chiaro-scuri, come riporta il comunicato stampa dell’AIE, e articolata su tre direttrici: lettura, produzione e mercato.

La lettura fa segnare complessivamente un -3,1% rispetto al 2015 (da 24,051 milioni i lettori scendono a 23,300 milioni nel 2016), dopo il +1,2% dell’anno precedente. Rimangono sostanzialmente stabili i forti lettori (da 3,298 nel 2015 diventano 3,285 milioni nel 2016) mentre la flessione maggiore riguarda i deboli e occasionali lettori.

Lettori appassionati tra i più giovani e i più adulti. Le fasce più giovani della popolazioni continuano a leggere più della media nazionale: è il 47,3% dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni che legge almeno un libro all’anno mentre nella restante parte della popolazione la percentuale di penetrazione scende al 39,5%. Fatto però 100 il numero di lettori complessivi, la fascia d’età in cui si registra la crescita maggiore è quello degli Over60 (e dei “giovani anziani”) con un +9,6% rispetto al 2010, mentre cala la quota di lettori nella fascia tra i 25 e i 44 anni con un -25,4%. Segno delle trasformazioni demografiche, invecchiamento della popolazione, onda lunga della scolarizzazione degli anni Sessanta e Settanta.

Cresce la lettura da dispositivi digitali. Dichiara di leggere libri da dispositivi digitali il 10% della popolazione (era l’8,9% nel 2015 e il 2,9% nel 2010). Al tradizionale eReader (lo usa per leggere solo il 7,3% dei lettori digitali) si stanno affiancando gli smartphone con il 64,8%, seguiti dai tablet (28,3%).

La produzione: il lettore ha a disposizione un’offerta ben più ricca rispetto a cinque anni fa. Nel 2016 gli editori hanno pubblicato 66.505 titoli, a cui aggiungere oltre 2.400 file disponibili su Audible (per un confronto erano 59.198 nel 2010). A questi si aggiungono i 74.020 titoli e-book, fortemente in crescita sul 2015 (erano 56.145) e otto volte di più rispetto al 2010 (quando erano 9.076).

Il cambiamento è ancora più evidente se si confronta la produzione rispetto al 1980: si è passati da 13.203 titoli ai 66.505 attuali. In particolare la Narrativa, che oggi conta 18.517 titoli, nel 1980 si fermava a 1.087 titoli e i libri per bambini, oggi stimati in 6.457, costituiscono un numero decuplicato rispetto ai 612 del 1980.

Mercato: +1,6%, complessivamente, per il libro di carta. Nel 2016 i canali trade (escluso Amazon) continuano la loro lenta ripresa: +0,3% sul 2015 secondo i dati Nielsen, che diventa un +1,6% se si considerano i punti vendita marginali non monitorati dalle società di ricerca, raggiungendo gli 1,221 miliardi di euro.

Gli e-book e gli audiolibri valgono 62 milioni di euro nel 2016, ovvero il 5,1% delle vendite trade (+21% sul 2015). Gli e-book (e gli audiolibri) non compensano però il calo delle vendite di libri registrate dal 2011 ma accentuano il segno positivo del mercato con un +2,3%, portando a un fatturato complessivo di 1,283 miliardi di euro.

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