“Dieci, cento, mille centri”
Un percorso di lettura sulle periferie urbane
Lo scorso 20 giugno si è svolta a Milano la prima conferenza sulle periferie urbane “Dieci, Cento Mille Centri”, promossa da Fondazione Bracco e Comune di Milano in collaborazione con Fondazione Cariplo e Sviluppo Chimica. Obiettivo della conferenza è stato valorizzare i casi di successo nella città di Milano, in dialogo con altre esperienze nazionali ed europee, affinché una rete di attori sociali, pubblici e privati, possa costruire una visione condivisa e una strategia praticabile condividendo i risultati conseguiti.
Aprendo i lavori il Sindaco Giuseppe Sala, ha affermato: “Ora più che mai fare politica è occuparsi delle periferie delle città e questa è una priorità anche per Milano. Per molto, troppo tempo, lo sviluppo urbano ha riguardato solo piccole aree interessate da grandi investimenti e progetti che ne hanno permesso la crescita e la riqualificazione. Questo però ha creato discontinuità tra quartieri nuovi e vecchi che è necessario colmare affinché non ci si trovi di fronte a una città che viaggia a due diverse velocità dal punto di vista urbanistico ma anche sociale. I quartieri sono case da ristrutturare e spazi da riqualificare, ma anche cittadini a cui dare delle riposte certe e in tempi brevi. Con il nostro nuovo Piano di Governo del Territorio e con il Piano periferie ci stiamo impegnando con risorse e progetti a raggiungere questo obiettivo. L’orizzonte che ci siamo dati è il 2030, un traguardo apparentemente lontano, ma che in realtà è molto più vicino di quanto si pensi”.
“Dobbiamo essere tutti consapevoli che se non si interviene nel tessuto urbano delle nostre periferie i problemi degenerano in modo drammatico, come testimonia la storia recente di tante metropoli europee”, ha affermato Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. “Forti di questa consapevolezza e del nostro impegno concreto, ci siamo fatti promotori di questa conferenza. Oggi c’è bisogno di una pluralità di attori, che agiscano in rete ed è per questo che abbiamo promosso quattro sessioni tematiche dedicate a tecnologia, industria, non profit e finanza sociale. Esiste un costo del NON fare nel sociale”, ha concluso Diana Bracco. “Agendo in modo preventivo e inclusivo, si garantiscono accoglienza e opportunità ma anche un ritorno umano ed economico”.
“Le periferie hanno un grande potenziale inespresso che confidiamo di riuscire a fare emergere con Lacittàintorno.” ha affermato Sergio Urbani, Direttore Generale di Fondazione Cariplo. “Ricostruire le periferie non vuol dire dedicarsi solo ai muri delle case o degli immobili, vuol dire soprattutto ricucire le relazioni. La parola d’ordine è Comunità. Nei quartieri delle nostre città vivono associazioni e gruppi informali che, spesso tra mille difficoltà, si prendono cura dei beni comuni. La loro azione si fonda sul protagonismo delle persone e sul valore dei legami e si ispira all’idea, necessaria e potente, di una società della cura. Lacittàintorno entra nei quartieri e coinvolge queste preziose scintille nella riattivazione di spazi inutilizzati, nella creazione di orti e giardini condivisi e, a tendere, nello sviluppo di progettualità tese a rendere i quartieri più belli, sicuri e inclusivi”.