Il “Pensare i/n Libri” di luglio, supplemento di articoli da stampare a integrazione delle notizie web, presenta tra gli altri un interessante autoritratto ad opera del critico letterario Enzo Golino, che si descriverà (e descriverà soprattutto le sue emozioni) attraverso una serie di tre articoli. Del primo offriamo l’attacco. La prosecuzione della lettura, invece, è possibile cliccando sul link sottostante: “Una vita da lettore vale la pena di essere vissuta. Mette le ali all’immaginazione. Apre le porte di un immenso guardaroba a cui attingere per indossare vestimenta di ogni secolo e di ogni genere: la tonaca di fra Cristoforo
(Manzoni), l’abito di flanella bianca e le camicie verde-mela di Jay Gatsby (Fitzgerald), le cerate marinare di Achab (Melville), il gilet mauve di Saint-Loup arabescato di palme e gli sweaters che Albertine esibiva a Balbec (Proust), i completi grigi della principessa Diane de Cadignan (Balzac) e tanto altro. Una vita da lettore offre veicoli d’ogni sorta, dall’ippogrifo all’astronave, dall’asino al veliero per spostarsi nel tempo e nello spazio, nelle viscere della terra o nelle più lontane
galassie cosmiche. Il lettore può abitare da un attimo all’altro, senza muoversi, paesaggi metropolitani, campagnoli, lacustri, montagnosi, desertici, casalinghi, e magioni lussuose, gelide soffitte, oscuri cantinati, tinelli piccolo-borghesi, regge fastose, misere capanne…”

• E. Golino, “Sottotiro. 48 stroncature” (Piero Manni editore)
• E. Golino, “Una vita da lettore”