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Apologia del rischio (Ferruccio Perazzoli, Vita e pensiero 2018) / Contro la cultura (Silvano Petrosino, Vita e Pensiero 2017)
9 Marzo 2018, ore 15:00
«Ogni nuova opera è per lo scrittore il clic del percussore nel gioco della roulette russa finché non esplode il bang»: è il rischio ciò che conta, non il successo o il fallimento, non la classifica o la vetrina. Questo è il punto di inizio del nuovo libro di Ferruccio Parazzoli Apologia del rischio. Scrivere è una roulette russa, la riflessione di uno scrittore di lungo corso – più volte finalista del Premio Strega e del Campiello – sullo stato della letteratura contemporanea. Uno scrittore ribelle di fronte al nichilismo debole, quello del “niente ha più senso”, e armato di parole, perché il linguaggio e la letteratura sono strumenti per resistere al caos e al dolore.
Con lui un filosofo, Silvano Petrosino, che alla scrittura che si «sporca le dita» per «scendere nell’animo dell’uomo» ha dedicato un saggio intitolato, non a caso, Contro la cultura. La letteratura, per fortuna. A provocare il dibattito tra questi due “ribelli”, Giuseppe Lupo, che a prefazione del libro di Parazzoli ha scritto: «ogni scrittore dovrebbe ritrovare la condizione di una lontananza da quella che Dante nell’Inferno definiva “speranza de l’altezza”, cielo o abisso non importa, purché sia fuori dal conformismo di questi anni».