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Se decantarmi può solo Dio… (Edi Natali, San Paolo, 2019)
10 Novembre 2019, ore 19:00
Nel panorama della lirica italiana, Alda Merini occupa sicuramente un posto rilevante, ma da molto tempo la critica si è dimenticata di lei; non sono numerosi, infatti, gli studi sulla sua poetica e, per lo più, sono in forma di articoli… eppure a lei era toccato in sorte di essere “scoperta- poetessa dai grandi letterati del suo tempo, a partire da Pier Paolo Pasolini, per giungere a Salvatore Quasimodo; gli stessi Eugenio Montale e Mario Luzi usano parole benevole per la giovane Merini. A dieci anni dalla sua scomparsa, questo lavoro vuole essere un apripista per nuovi studi e riletture della poetessa milanese, concentrandosi esso, attraverso alcune delle opere più importanti, sull’aspetto mistico e sull’importanza della religione cristiana nella esperienza esistenziale e poetica della Merini. Alda è ironica e leggera ed allo stesso tempo è poetessa tragica, impegnata nella ricognizione di quell’inferno che a volte si presenta come malattia fisica o psichica, a volte come peccato o colpa, a volte come violenza… in un movimento vorticoso che dalla dimensione personale si dilata a dimensione storica, facendo uscire il canto della Merini dal mero sfogo lirico e trasformandolo in canto universale, poiché il poeta canta a nome di tutti e per tutti. Con la Prefazione di Arnoldo Mosca Mondadori e una Nota conclusiva di Giorgio Mazzanti.