Gli italiani nel 2023 hanno speso 1,283 miliardi per i libri e acquistato 85,7 milioni di copie
Pioggia di numeri alla presentazione del Report su Mercato del libro 2023 (Il mercato del libro nel 2023: previsioni e confronti tra grandi e piccoli editori) presentato il 6 dicembre da AIE in collaborazione con Nielsen BookScan in occasione di Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria organizzata dalla stessa Associazione alla Nuvola di Roma.
Il mercato trade (vendite di narrativa e saggistica nelle librerie fisiche e online e nella GDO) nei primi undici mesi dell’anno è stabile rispetto ai dati del 2022 (più 0,3% a valore e meno 1,3% a numero di copie), mentre la quota dei piccoli e medi editori nei primi undici mesi si attesta al 50,1%, un valore analogo a quello dell’anno precedente (50,2%) e lievemente superiore ai dati che tradizionalmente si registrano nei 12 mesi, quando per effetto delle vendite natalizie di best-seller la quota di mercato dei grandi gruppi cresce di alcuni decimi di percentuale. La divisione a metà del mercato è un dato oramai acquisito per l’editoria italiana.
Le vendite nei primi undici mesi 2023 hanno raggiunto 1.283 milioni, pari a 85,7 milioni di copie, con questa ripartizione: i piccoli editori (intesi quelli con un valore delle vendite a prezzo di copertina fino a 5 milioni di euro e fuori dai grandi gruppi) hanno venduto complessivamente libri per 352 milioni (valore a prezzo di copertina), con una crescita del 4,1% rispetto l’anno precedente. I grandi gruppi editoriali (Mondadori, Gems, Feltrinelli e Giunti) hanno avuto vendite pari a 609,8 milioni di euro, in crescita dello 0,5%. A restringersi è stata invece la quota dei medi editori fuori dai grandi gruppi, con vendite oltre i 5 milioni: 259,2 milioni di euro, in calo del 5,5%.
Per quanto riguarda invece i canali di vendita, nei primi undici mesi del 2023 recuperano quota sia le librerie fisiche, che passano dal 53,4% al 54,5%, sia la grande distribuzione, dal 4,7% al 4,9%. In calo invece l’e-commerce, che dal 41,9% si attesta al 40,6%.
Se guardiamo invece ai generi, nei primi undici mesi del 2023 gli italiani hanno letto più romanzi di autori italiani e meno di autori stranieri rispetto all’anno precedente: mentre la narrativa italiana è infatti cresciuta del 5% (valore del venduto a prezzo di copertina), quella straniera è calata del 4,7%. In calo, dopo la corsa degli anni precedenti, anche il fumetto: -13,0% rispetto al 2022 (ma se prendiamo come paragone il 2019 l’aumento è stato del 188,9%). In lieve flessione l’editoria per bambini e ragazzi (-0,7%) e la saggistica specialistica (-1,2%), mentre cresce del 5,5% la saggistica generalista (divulgazione e attualità) e del 6,6% quella pratica, ovvero manuali non universitari e libri di self help.
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