Ogni tre anni vengono misurate le competenze degli studenti quindicenni dei Paesi aderenti all’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, attraverso il Programma PISA – Programme for International Student Assessment. Si tratta di determinare le capacità di soluzione dei problemi e di apprendimento permanenente, andando a testare le prestazioni nelle discipline fondamentali: Lettura,  Matematica e Scienze.

Limitandoci al solo ambito della Lettura, il risultato dei test INVALSI mostra che nella cosiddetta literacy in lettura, cioè “la capacità degli studenti di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere e impegnarsi con i testi per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e partecipare alla società”, gli studenti italiani ottengono un punteggio di 476, inferiore alla media OCSE (487), con notevole divario Nord-Sud, dove il Nord rimane nella media internazionale e il Sud invece ne resta molto al di sotto. Divario che riguarda anche la tipologia di scuola, con i Licei che ottengono punteggi molto alti, mentre presentano maggiori difficoltà gli studenti degli Istituti professionali e della Formazione professionale.

Non si rilevano squilibri nelle competenze di lettura dei quindicenni nel lungo periodo, così come oltre i due terzi degli studenti raggiungono i livelli minimi di competenze, analogamente ai loro coetanei degli altri paesi OCSE.

Gli studenti del Nord e del Centro dimostrano di saper risolvere compiti complessi più dei loro coetanei del Sud; molti più studenti del Sud non raggiungono il livello minimo di competenza.

Inoltre, gli studenti italiani sono più bravi nei processi di comprensione (478) e di valutazione e riflessione (482) piuttosto che nell’individuare informazioni (470).

Si osservano anche differenze di genere, date da una maggiore competenza mostrata, su tutto il territorio nazionale, dalle ragazze.

Qui la sintesi completa dei risultati italiani di OCSE PISA 2018.