Pietro Delcorno recensisce l’ultima opera di Franco Cardini, “Cassiodoro il grande” (Jaca Book), e ne riportiamo qui uno stralcio: “Ma il cuore del libro è attratto e affascinato dallo scriptorium
e dalla biblioteca di Vivarium. Un monachesimo
il cui scopo è un lavoro preciso, ovvero «lo studio, la copiatura,
la composizione di libri contenti testi della tradizione
antica e di quella patristica […] quel che distingue
Vivarium è soprattutto il suo carattere di scriptorium,
con tutti i problemi tecnologici che ciò comportava:
dall’informazione alla selezione delle opere da
emendare e da trascrivere fino al rifornimento dei materiali
e degli strumenti scrittori, agli stili calligrafici,
alle norme ortografiche (non a caso oggetto dell’estrema
fatica del fondatore) e all’affinamento delle tecniche che
tutto ciò comportava, nonché allo sforzo organizzativo
ed economico a tutto ciò sottostante»”.

• Leggi la recensione