Nella classifica dei lettori americani il gradimento va a nomi conosciuti anche sul mercato italiano, come Michael Crichton (“Next”, HarperCollins) e Nicholas Sparks (“Dear John”, Warner) presenti nei cataloghi Garzanti e Sperling & Kupfer, che da diverse settimane accompagnano altri nomi noti come Thomas Harris (“Hannibal Rising”, Delacorte), Clice Cusserl (“Teasure of Khan”, Putnam) e Cormac McCarthy (“The Road”, Knopf). Sembra aver perso un po’ di interesse “Lisey’s Story” di Stephen KIng (Scribner).
Il settore dei tascabili “nonfiction” vede una buona presenza della saggistica storico-politica. Barack Obama, brillante senatore democratico, ha pubblicato “Dreams from my Father” (Three Rivers), le riflessioni di una giovinezza trascorsa in una famiglia multietnica, col padre «black African» e la madre «white American». Interessante anche il titolo di Al Gore, ex Vice Presidente degli Stati Uniti, “An Inconvenient Truth” (Rodale), sul riscaldamento della terra e le conseguenze economiche. Indicativa anche la presenza del linguista Noam Chomsky, qui con un titolo politico, “Hegemony or Survival” (Owl/Holt), una analisi della recente politica estera americana. Una debole presenza è invece quella di Truman Capote con “In Cold Blood” (Vintage), che forse risente ancora della apprezzata interpretazione di Philip Seymour Hoffman in “Capote” (2005), distribuito in Italia col titolo “Truman Capote. A sangue freddo”. Fonte: New York Times
Tra le uscite recenti una posizione di rilievo merita l’ultimo romanzo dell’appartato scrittore Cormac McCarthy, “The Road” (Alfred A. Knopf). Con uno stile paragonato all’intreccio tra Hemingway e Faulkner, McCarthy ha saputo conquistare anche il pubblico italiano, che può leggere i suoi libri pubblicati presso Einaudi. Nella saggistica si segnala una analisi economico-politica del 21° secolo ad opera di Thomas L. Friedman, editorialista del New York Times: “The World is Flat. A Brief History of the Twenty-First Century” (Farrar, Straus & Giroux).
Tra i più venduti della settimana Thomas Harris ripropone la figura di Hannibal Lecter in un romanzo che ne ripercorre l’infanzia e l’adolescenza (“Hannibal Rising”, Delacorte). La “nonfiction” ha ancora “The Innocent Man” di John Grisham (Doubleday) come punto di riferimento. Interessante “Mayflower” di Nathaniel Philbrick (Viking), che racconta la vicenda dei primi tentativi di insediamento dei pellegrini sul suolo americano.
In un mercato come quello anglofono, distratto nei confronti delle traduzioni, è di rilievo l’interesse per “Suite française” di Irène Némirowsky (Knopf), ottimo successo anche in Italia (“Suite francese”, Adelphi). Nella saggistica l’attenzione è su un giovane senatore democratico dell’Illinois, Barack Obama, autore di “The Audacity of Hope” (Crown Publishers), definito “molto più che un documento politico”
Michael Crichton con “Next” (Harper Collins) entra direttamente al secondo posto della sezione “Hardcover Fiction”. Nella saggistica l’ex Presidente Jimmy Carter è presente con “Palestine Peace not Apartheid” (Simon & Schuster).
“Cross” di James Patterson (Little, Brown) si conferma in testa alla classifica “Hardcover Fiction”. In tredicesima posizione “Against the Day” di Thomas Pynchon (The Penguin Press). “The Innocent Man”di John Grisham (Doubleday) primo nella classifica “Hardcover Nonfiction”, che comprende anche “State of Denial” di Bob Woodward (Simon & Schuster) analisi sulla politica estera americana e l’intervento in Iraq.
Tra i titoli più venduti negli Stati Uniti (settimana dal 13 al 18 novembre), alcuni autori pubblicati anche in Italia: al primo posto nella classifica hardcover fiction “Cross” di James Patterson (Little, Brown). Posizione numero 7 per “Lisey’s Story” di Stephen King (Scribner).