Rebecca libri

Il mio nome è rosso (Einaudi 2001)

Un consiglio di lettura al giorno dalla nostra rubrica "Affinità elettive"

Il consiglio è di Maria Elena Namia, redattrice freelance.

“Il mondo è a partire dal mio color sangue. Chi non vede lo nega, ma io sono ovunque.”
Il mio nome è rosso è una “miniatura”narrativa dedicata all’arte della miniatura, un romanzo polifonico e complesso: allo stesso tempo storia d’amore, d’intrighi e misteri, ma anche riflessione meta-letteraria sull’arte.
Sullo sfondo di una Istanbul innevata e brulicante di personaggi, si staglia il contrasto tra due vecchi miniaturisti, Zio Effendi e Maestro Osman, nel quale Pamuk riassume due modi diversi di porsi davanti alla realtà, due concezioni del mondo. Da un lato, l’insegnamento di Maestro Osman per il quale lo stile personale, in un artista, è un difetto, una stupida e insolente vanità. Dall’altro, chi come Zio Effendi pensa che «ad Allah appartengono l’Oriente e l’Occidente. Allah ci protegga dai desideri di colui che è puro e non si è mescolato».

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