Rebecca libri

Il Partenone di libri

Un'opera monumentale contro la censura

È uguale in tutto e per tutto al Partenone dell’Acropoli di Atene se non fosse per un dettaglio: le sue colonne e i suoi muri non sono sono fatti di marmo, ma di libri proibiti!

Il Partenone di libri è l’opera principale esposta a Documenta, evento di arte contemporanea in scena nella città tedesca di Kassel, è lì resterà – nel mezzo di Friedrichsplatz – fino alla conclusione della manifestazione (il 17 settembre).

L’installazione dell’artista argentina Marta Minujin, 74 anni, icona della pop art sudamericana è un invito a combattere contro ogni tipo d censura e sorge nello stesso luogo in cui nel 1933 i nazisti diedero alle fiamme i libri di scrittori ebrei o marxisti.

Ci si sente molto vicino ai libri, ma nello stesso tempo è un’opera monumentale, è questo che attira molto – spiega il curatore Pierre Bal-Blanc – l’idea è attirare l’attenzione sulla problematica della circolazione delle idee, il ritorno a certe forme di oscurantismo.

L’idea per quest’opera nasce in realtà nel 1983, quando la stessa Minujín ne costruì una versione più piccola a Buenos Aires, dal nome Partenón de libros prohibidos, per protesta contro il regime argentino di quegli anni. La versione odierna è invece in proporzione 1:1 (70 metri di lunghezza e 10 di altezza), ed è stata realizzata utilizzando solo un’impalcatura in metallo e più di 100 mila libri di circa 170 titoli, da 1984 di George Orwell ai I versetti satanici di Salman Rushdie.

 

Qui di seguito due video di presentazione dell’opera:

https://www.youtube.com/watch?v=Na4ttp2m42s

 

 

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