“Fino al primo decennio del 2000 l’editoria giapponese ha costituito un universo totalmente chiuso e autosufficiente, capace al più di lentissime evoluzioni e impermeabile alle influenze provenienti dal mondo esterno. La reticenza degli editori e l’incomunicabilità con il sistema occidentale rendevano il mercato del Sol Levante sostanzialmente impenetrabile e l’assetto interno gerarchico e tradizionalista. Questa chiusura è stata parzialmente allentata dall’apertura giapponese ai dispositivi di lettura digitale già presenti in gran parte del mondo e a iniziative di digitalizzazione dei cataloghi dei libri in commercio perseguite dagli editori. Nonostante i fattori di avvicinamento, l’universo librario giapponese continua ad apparirci misterioso e magnetico.”

• Tokio: la libreria slow read che offre un titolo a settimana (P. Ernani, Giornale della Libreria, 08.09.2015)
• Tokio: a settembre aprirà Book and Bed, l’hotel dedicato agli amanti dei libri (E. Refraschini, Giornale della Libreria, 27.07.2015)
• In Giappone una campagna di comunicazione per riposizionare le biblioteche scolastiche (L. Biava, Giornale della Libreria, 16.06.2015)
• Combattere Amazon a colpi di Murakami (A. Camillo, Finzioni Magazine, 03.09.2015)