Rebecca libri

In Italia si pubblicano tanti libri?

Un'inchiesta del Post

In Italia il numero di titoli pubblicati continua a crescere anno dopo anno, anche se i lettori diminuiscono: se ne deduce che l’offerta funziona indipendentemente dalla domanda.

Sviluppando questa premessa – ed escludendo che l’editoria sia un mondo votato a lavorare in perdita – il Post indaga i meccanismi di mercato che spingono gli editori a continuare ad aumentare la quantità di libri, ben sapendo che più della metà ritorneranno indietro perché non saranno comprati.

Nel 1919 furono pubblicate 5.390 novità; nel 1956 erano più o meno le stesse: 5.653; nel 1970 salirono a 15.414; nel 1984 arrivarono a 21.063 (i dati sono tratti da Libri, librai e lettori di Gianfranco Zanoli, Ponte alle Grazie, 1989). Nel 1998 furono 56 mila (lo dice nel 1999 Luciano Mauri, ex presidente di Messaggerie Libri, il più grande distributore italiano, in un’intervista a Tirature, l’annuario sull’editoria curato da Vittorio Spinazzola e pubblicato dalla Fondazione Mondadori). Oggi – il dato è del 2015 – i nuovi titoli pubblicati sono schizzati a 65 mila di carta, il 6,5 per cento in più rispetto all’anno precedente, a cui si aggiungono 63 mila ebook. Significa che ogni giorno escono in media 178 nuovi libri di carta, e 350 nuovi titoli in totale. Nel 2015 il catalogo “vivo” – cioè i libri in commercio di cui effettivamente si vende qualche copia – era di 906.481 titoli (+5,2% sul 2014). Sempre nel 2015 gli editori italiani che hanno pubblicato tra i 10 e i 60 titoli all’anno erano 1.005, un po’ più dell’anno prima.

 

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