Rebecca libri

In ricordo di Julien Gracq

L’importante scrittore aveva 97 anni

Con il 2007 se ne è andato anche Julien Gracq, il raffinato autore di “Rivages de Syrtes” (“La riva delle sirti”, Mondadori 1952) che ebbe il coraggio di attaccare la critica letteraria in un pamphlet “La littérature à l’estomac (1950, “La letteratura senza vergogna”, Theoria 1990) che fece epoca. Era un insegnante di geografia (si chiamava Louis Poirier), e con lo pseudonimo di Julien Gracq stupì tutti sin dal suo esordio. Nel 1951 rifiutò il premio “Goncourt”, vinto con “Rivages de Syrtes”, un’opera nella quale si sposano una prosa magistrale e il genere fantastico. Pubblicò quasi tutta l’opera presso l’editore Corti, con basse tirature che però non gli impedirono di conquistarsi un solido prestigio. La sua opera è disponibile nella collana “Pléiade”, un esempio di raffinatezza che ben si addice agli scritti di Gracq. Non dimentico della formazione di geografo, pubblicò un curioso volume, “Intorno ai sette colli” (Laterza, 1991), nel quale descrisse la città di Roma. Gracq non ha mai incontrato il favore del mercato italiano, pur tradotto, tra gli altri, da importanti editori come Einaudi, Laterza, Theoria.

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