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La mappa letteraria di Milano

Sarà presentata ufficialmente a BookCity

A BookCity, in programma dal 16 al 19 novembre, sarà presentata la mappa letteraria di Milano. Il progetto interattivo è nato da un’idea dell’associazione Quarto Paesaggio ed è stato sviluppato su Google Maps, su cui è attualmente già disponibile e aperta al contributo di tutti. Con la mappa letteraria di Milano sarà possibile scoprire tutti i luoghi della città che sono stati citati dai grandi autori della letteratura nazionale e mondiale nel corso della storia.

C’è il racconto del Diario del 1816 di George G. Byron in cui l’autore ammette di essere rimasto affascinato dalla “ciocca di capelli così lunghi, chiari e belli” di Lucrezia Borgia conservata alla Biblioteca Ambrosiana. E Ernest Hemingway che, in Addio alle armi del 1946, racconta di quando andò all’Ippodromo di San Siro. Ma c’è anche un contemporaneo – del 2016 – Paolo Nori che in Repertorio dei matti della città di Milano scrive di quello che in piazzale Francesco Baracca urlava “sono io il figlio della Moratti”, o di quell’altro che in via Casati dove “lo avevano visto una sola volta ma se lo ricordavano tutti perché era lì, in piedi davanti alla sua bicicletta da corsa, a febbraio e bestemmiava contro la sua bici, bestemmiava e bestemmiava, e la gente era uscita dai negozi per vedere”.

“L’idea della mappa è nata perché volevamo creare a Milano una comunità di lettori e associare i luoghi della città ai libri che li hanno usati come ambientazione ci sembrava la scelta più giusta da fare” racconta Giorgio Tacconi, presidente dell’associazione, che si occupa di recuperare gli spazi verdi di Milano e di associarli a eventi culturali. “Facciamo reading nei parchi, disponiamo panchine dove si possa comodamente leggere i libri e organizziamo incontri all’aperto con scrittori.” Per aggiornare la Mappa gli utenti devono mandare all’associazione, via mail o con un messaggio su Facebook, la foto del brano che riguarda un preciso luogo di Milano, che poi verrà trascritto. “Il nostro obiettivo però è quello di aprirla a tutti così che gli utenti verificati possano autonomamente aggiungere testi e riferimenti bibliografici in ogni strada della città.”

Continua a leggere l’articolo di Chiara Baldi su su Repubblica – Milano…

 

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