Il 25 aprile 1951 usciva il primo numero de il Mulino, allora “quindicinale di informazione culturale e universitaria”.
Settant’anni dopo, la rivista si rinnova profondamente con un nuovo sito www.rivistailmulino.it, che vedrà la luce domenica 25 aprile e proporrà contenuti originali e fruibili gratuitamente dagli utenti, e una rivista a stampa nuova innanzitutto nella grafica e nella periodicità trimestrale.
A fondare la rivista fu un gruppo di giovani studenti bolognesi di estrazione e cultura molto diverse: Fabio Luca Cavazza, Luigi Pedrazzi, Pier Luigi Contessi, Antonio Santucci, Nicola Matteucci, Gianluigi Degli Esposti e Federico Mancini. Nell’Italia post bellica i fondatori condivisero il proposito di “lavorare al futuro, di impegnarsi nella storia, di farlo nella mescolanza rispettosa dei pensieri, delle idee e delle opinioni politiche, per superare la contrapposizione tra democristiani e comunisti imposta dal quadro internazionale”. Da questi principi deriva il nome del progetto, ispirato al romanzo Il mulino del Po di Bacchelli: ingranaggi e lavoro, mani e farine sono una metafora di pluralismo, costituzione e democrazia.
Come ha spiegato l’attuale direttore Mario Ricciardi “il Mulino è una storia repubblicana, continuiamo a scriverla perché crediamo che ce ne sia più che mai bisogno. Con nuovi strumenti e nuove forme continueremo a essere quello che siamo sempre stati: una rivista di politica e di cultura con la testa nei problemi della contemporaneità, una palestra per le nuove generazioni“.