Laudate Deum. Caccia la lettore
La corsa al ribasso del prezzo di copertina tra editori cattolici favorisce la diffusione dell'Esortazione apostolica o è una tendenza che cancella i margini economici?
Per ogni documento “istituzionale” della Santa Sede, in particolare Encicliche ed Esortazioni apostoliche, dopo il classico periodo di embargo in cui può essere venduta solo l’edizione ufficiale della LEV, gli editori cattolici si scatenano con la pubblicazione delle proprie edizioni.
In occasione di Laudate Deum, sino ad ora si contano ben 13 versioni. Si distinguono sostanzialmente per due fattori: la scelta del prezzo e l’eventuale presenza più o meno ampia di commenti, prefazioni, introduzioni di personaggi ecclesiastici autorevoli. Oltre alla citata edizione istituzionale di LEV, alcuni editori (San Paolo, Paoline, Ancora) hanno il circuito delle proprie catene librarie per favorire la diffusione, altri hanno mercati di riferimento specifici – l’Azione cattolica per AVE, la diocesi di Milano per ITL, i circuiti educativi salesiani per Elledici o quelli legati a S. Antonio da Padova per EMP – altri l mercato in generale attraverso le diverse reti distributive come EDB, Frate Indovino, Shalom, Velar.
Per un’Esortazione che dal punto di vista editoriale è poco più che un fascicolo (le 64 pagine dell’edizione istituzionale), lo spettro dei prezzi va dai 3,90 euro (EDB) ai 2,20 euro (EMP, Frate Indovino), dagli 1,90 euro (LEV, San Paolo, Elledici, AVE, Ancora) e 1,80 euro (Velar), sino ai prezzi iper concorrenziali di Paoline (1,20 euro) e Shalom (1,00 euro). Su un gradino più alto l’edizione Ancora che include anche Laudato Sì (264 pagine a 4,00 euro) e quella ITL (112 pagine con copertina rigida per 6,00 euro).
Questa concorrenza fondata anche sul prezzo più basso è finalizzata a favorire la diffusione del testo oppure questa corsa al ribasso cancella i margini che per l’editoria in generale sono già risicati?