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Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

Ogni mese su Rebeccalibri cinque libri suggeriti da lettori forti

Al centro di questo numero delle Affinità elettive troviamo personaggi che hanno qualcosa da raccontare e una verità da cercare: Peppuccio Insalaco, sindaco di Palermo per 101 giorni nel 1984; Yotam, 10 anni, lucido cronista di vicende familiari; José, Vincente e Carla, fratelli che compiono un percorso a ritroso nella memoria; Agamennone, re di Micene che salpò verso Troia; infine Plinio Corrêa de Oliveira, crociato del XX secolo, che ha improntato la sua vita alla restaurazione dei valori e della civiltà cristiani.

 

Bianca Stancanelli, giornalista e scrittrice siciliana, ricostruisce con passione civile e grande capacità investigativa la storia oscura dell’omicidio di Peppuccio Insalaco, sindaco di Palermo per 101 giorni nel 1984. In una Palermo dove domina l’intreccio tra politica e mafia, giustizia massone e imprenditoria, e dove vengono uccisi tutti gli uomini che lo combattono, chi governa la città sapeva di avere una pistola alla tempia. Insalaco, né eroe né integerrimo, provò a rompere questo intreccio e a denunciarlo. Una volta crivellato con quattro colpi alla testa, nessun tribunale si preoccuperà di ricercare i mandanti dell’assassinio.

Nadia Falconi, bibliotecaria – La città marcia, Bianca Stancanelli, Marsilio 2016, 16.00 €, pp. 271

 

Summa del pensiero cattolico contro-rivoluzionario novecentesco, questo è un manuale indispensabile per contemplativi in azione che intendono operare nella prospettiva dell’instaurazione di una Cristianità nuova. Alla base troviamo un giudizio storico: è esistita una Cristianità, frutto dell’inculturazione della fede nella società, di cui è in corso il processo distruttivo in quattro fasi corrispondenti all’allontanamento dell’uomo da Dio, la Rivoluzione (protestante, francese, comunista, in interiore homine).

La Contro-Rivoluzione è quindi il processo opposto che ogni cattolico è chiamato ad attuare: la conversione del cuore implica la promozione di una cultura e di istituzioni cattoliche per l’edificazione di una società a misura d’uomo e secondo il piano di Dio.

Cecilia Tavanti, neolaureata – Rivoluzione e contro-rivoluzione, Plinio Corrêa de Oliveira, SugarCo 2009, 25.00 €, pp. 496

 

I tre fratelli protagonisti di questa storia tornano un anno dopo la morte del padre nella casa di famiglia dove sono cresciuti. L’intenzione è quella di vendere, ma ogni tentativo si scontra con i loro ricordi. Hanno paura di vedere sgretolato il proprio passato, compresa la memoria del padre e i ricordi dei giorni vissuti insieme. Si percepisce, in questa nuova opera di Paco Roca, un’eco autobiografica, che nasce dalla necessità di raccontare un episodio che ha toccato da vicino l’autore spagnolo, così come era successo in Rughe (dove raccontava la strenua lotta del protagonista contro l’Alzheimer). E come in quel caso, da uno spunto personale scaturisce un’opera dal carattere universale, che ci parla in modo profondo del rapporto fra genitori e figli.

Andrea Fico, musicista – La casa, Paco Roca, Tunué 2016, 16.90 €, pp. 125

 

Yotam, 10 anni, vive attaccato al suo Sony “come a una flebo”. Registra sistematicamente la vita degli adulti che lo circondano: debolezze, ipocrisie, sottili crudeltà; e partendo dai nastri indaga, con un grande desiderio di capire e di amare, le dinamiche che lacerano la sua famiglia, una piccola comunità composta da personaggi eterogenei ma uniti nonostante le diverse idee politiche, religiose e sociali.

Appassionato cronista delle vicende familiari che raccoglie e archivia, Yotam narra con toni commoventi e a tratti esilaranti non solo la storia della sua infanzia ma anche quella di Israele, con tutto il suo fascino e le sue contraddizioni. Yotam è un fiume in piena, che ti travolge, ti disorienta e ti frastorna, proprio come Israele.

Gaetano Serusi, barbiere – Il mio primo Sony, Benny Barbash, Giuntina 2005, 15.00 €, pp. 309

 

Uomo di potere abituato a decidere le sorti della sua gente, Agamennone ricorda i dieci anni di una guerra sanguinosa che ha visto cadere sul campo di battaglia uomini valorosi sprezzanti del nemico e del destino. Con uno sguardo meno affascinante di quello di Ulisse e Achille, ma più complesso e obiettivo, il re di Micene ci porta dritti al centro del mondo omerico: i suoi eroi, i suoi valori, il suo senso della gloria e della vendetta, dell’amore e della morte.

Spinto dal gusto e dal piacere del racconto, e guidato dal rigore filologico, Giulio Guidorizzi – attraverso una forma saggistica di tipo narrativo – ricostruisce la storia di una società tribale, e ci restituisce, dall’interno, il fascino di una cultura che parla a noi di noi.

Consuelo Malaspina, professoressa – Io, Agamennone, Giulio Guidorizzi, Einaudi 2016, 14.00 €, pp. 208

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