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Le Paoline ricordano la cofondatrice con un nuovo progetto digitale

Suor Tecla figura originale nella storia della Chiesa universale, così come della comunicazione e dell’editoria

A 60 anni dalla morte, le Figlie di San Paolo celebrano il carisma e la genialità comunicativa della collaboratrice del beato don Alberione lanciando uno “scrollytelling”, tecnica narrativa digitale, in collaborazione con Mediacor, che racconta la vita della religiosa.

Il lancio del progetto e la presentazione al pubblico e alla stampa si sono tenuti a Roma, domenica 16 giugno con gli interventi di suor Anna Caiazza e di Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Quindi la presentazione della Mostra Virtuale (scrollytelling) su suor Tecla Merlo, a cura di Paolo Pellegrini, Patrizia Morgante e Alberto Chiara per Mediacor; il tutto coordinato da suor Mariangela Tassielli, Direttrice Editoriale Multimediale.

Suor Tecla, al secolo Teresa Merlo (1894-1964), dopo essere stata un’apprezzata sarta, dedicò tutte le sue energie alla comunicazione. Con uno spiccato senso organizzativo, contribuì a far nascere numerose riviste come La Valsusa, il Giornalino, Via, Verità e Vita, e quella che negli anni conquistò un posto preminente tra le letture settimanale degli italiani, cattolici e non, fino a divenire la rivista più letta nel Paese: Famiglia Cristiana. Promosse la pubblicazione di libri, trasmissioni radio e film, la produzione di cortometraggi e dischi catechistici. Una suora generosa, moderna, innovativa. Ebbe a cuore l’evangelizzazione e la diffusione della Parola e comprese, nel corso degli anni, quanto la promozione della cultura e dell’informazione fosse decisiva per favorire non solo la fede ma anche lo sviluppo integrale della persona, la sua crescita umana e spirituale, la sua sete di pace e di giustizia.

Per ulteriori informazioni leggi qui su Vatican News.

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