Librerie (indipendenti) che chiudono, librerie di catena che aprono o si rinnovano
Segnali contrastanti in un quadro economico dove sono le indipendenti a soffrire, specie per il caro affitti
Le piccole librerie indipendenti che vivificano i quartieri e sono un punto di riferimento per le famiglie faticano a stare sul mercato, specie nelle grandi città dove il mercato immobiliare pare impazzito. Ne è un esempio la notizia di pochi giorni fa della chiusura di due librerie indipendenti a Milano. “Tiritera chiude bottega”: lo ha annunciato con un post su Facebook Cinzia Cantù, la titolare della libreria di via Govone 30, a pochi passi da via Mac Mahon, specializzata in letteratura per l’infanzia con un angolino per gli adulti. Per 8 anni è stata l’unica libreria della zona, ora soffocata dal combinato disposto del caro affitto e dell’inflazione, delle difficoltà del mercato del libro e dalla concorrenza dell’e-commerce.
Stessa sorte, sempre a Milano, per la libreria Corteccia, uno spazio speciale per bambini: Alice e Anita, le due libraie di Corteccia hanno tentato in tutti i modi di rimandare il momento della comunicazione della chiusura. Un sogno che si ferma dopo una decina di anni, durante i quali hanno svolto con passione e fatica questo splendido lavoro; coltivando le relazioni nel quartiere dove la libreria era situata, quello tra il parco Solari e Piazza Napoli, Corteccia era diventata così “la libreria” di quel quartiere.
Conferma questa situazione l’Osservatorio del Centro Studi di Confcommercio, condotto in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne, su 120 città e diretto da Mariano Bella, che rileva come negli ultimi anni sono soprattutto le attività nei centri storici a calare, in particolare i negozi di libri e giocattoli (-35,8%).
Se invece guardiamo nel campo delle catene librarie si respira tutta un’altra aria. Mondadori prosegue nel progetto di cambiare pelle alle sue librerie: nel 2023 ha aperto 30 nuove librerie, circa un terzo di dirette e due terzi in franchising, accanto al programma in corso da tre anni di restyling, downsizing e remodeling degli spazi per riadattarli secondo i nuovo format. Dimensioni che oscillano tra i 250 e i 600 metri, punti vendita distribuiti in tutte le regioni, coprendo il 99% delle province con una crescita in corso nel Sud e nelle isole, il nuovo concept delle librerie Mondadori si costruisce su spazi modulari, di rapida trasformazione, per adattarsi velocemente alle richieste del mercato.
Un’altra delle catene librarie principali, ossia la catena di librerie Ubik ha chiuso il 2023 aggiungendo altri 17 punti vendita nella rete. Ubik è il retail in franchising della holding Emmelibri – gruppo Messaggerie, che ha raggiunto un totale di 158 punti vendita. Il marchio, che si basa sul sistema dell’affiliazione, ha aperto alcuni nuovi locali, mentre in altri casi ha inglobato librerie storiche di città di media dimensione. Tra le operazioni da segnalare c’è l’adesione alla rete di una storica libreria Laterza a Bari, dove ha sede la stessa casa editrice. Come numero di librerie, la catena si colloca immediatamente alle spalle dei big come Mondadori e Giunti-Il Punto, ma supera nomi noti come Feltrinelli o Libraccio.