Il 12% della spesa nazionale per eventi, spettacoli e acquisto di libri nel 2022 si è concentrato nel comune di Milano e i libri di varia (saggistica e narrativa) nei canali trade (librerie fisiche e online e supermercati) risultano primi come capitolo di spesa. E’ quanto emerge dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) per BookCity sui consumi culturali nella città di Milano, realizzato in collaborazione con SIAE e Pepe Research e presentato qualche giorno fa a Palazzo Reale dal responsabile dell’ufficio studi di AIE Giovanni Peresson.

Il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta dichiara che <<Con il 12% della spesa nazionale per consumi culturali, intesi come spettacoli, eventi e acquisto di libri a fronte di una popolazione residente pari al 2,3% di quella nazionale, Milano si conferma città traino per il settore . Proprio questa centralità giustifica la nostra scelta di dotare la città di uno strumento di misurazione dei comportamenti di consumo e dell’offerta che pensiamo sia fondamentale per la pianificazione delle politiche culturali, uno strumento che vogliamo diventi patrimonio comune delle istituzioni e di tutti gli attori della filiera>>.

Più in generale, il primato dei libri nell’ambito dei consumi culturali è segno che la lettura va considerata non come un lusso o un di più, ma è preziosa dal punto di vista della crescita personale e di una migliore convivenza. Lo sostengono i presidenti di Fondazione BookCity Milano Piergaetano Marchetti e di BookCity Milano Luca Formenton nel definire i libri e la lettura <<beni essenziali, non solo per il singolo individuo ma per l’intera comunità. Il libro è infatti  – proseguono – l’arma più preziosa che abbiamo per ridurre le disparità e avviare un processo di inclusione sociale: attorno al libro si creano connessioni, si nutrono collaborazioni, si abbattono barriere>>.

Sul sito di AIE è possibile leggere la sintesi dell’Osservatorio e la ricerca completa.